“Concessioni scadute, offro un euro per le spiagge di Riccione”
20 Gennaio 2024 / Redazione
“Con la presente Vi comunico di aver formalizzato un’offerta economica per le concessioni balneari di 5 (cinque) stabilimenti nel Comune di Riccione (RN) per il valore di 1 euro cadauna e di essere al momento, per quanto mi è dato sapere, l’unico offerente ad essersi proposto entro il 31 dicembre 2023, giorno in cui sono scadute tutte le concessioni, comprese quindi anche quelle oggetto della mia offerta”.
L’iniziativa è di Daniele Bartolucci, giornalista, che inrealtà non ha intenzione di cambiare mestiere ma solo di “smuovere le acque”.
“Nel momento in cui ho avanzato la mia offerta – spiega – ero a conoscenza della scelta della Giunta comunale di Riccione, al pari di altre
Amministrazioni, di rimandare al 2024 le evidenze pubbliche, ma sono altrettanto consapevole che tale iniziativa, come confermato anche dai giudici del Consiglio di Stato nella recente sentenza n. 11200, questo non può costituire una proroga automatica delle concessioni, perché è in contrasto con il diritto eurounitario. Di fatto, dovendo considerare tutte le concessioni in scadenza a fine 2023, la mia iniziativa è andata a colmare un vuoto che si sarebbe creato dal 1/1/2024, visto che nessuno – salvo gare nel 2023 – avrebbe potuto gestire le varie concessioni, non avendone più titolo né diritto. Questo si potrebbe tradurre in una grave mancanza di servizi ai turisti e costituirà un danno di notevole
rilevanza per tutti i Comuni balneari e anche per la mia Riccione. Non tutta Riccione, visto che per cinque zone spiaggia c’è stato almeno un offerente ed è il sottoscritto. Attendo dunque fiducioso, come da mia richiesta protocollata, di essere convocato dal Comune per formalizzare le conseguenti pratiche”.
Questa la comunicazione inviata lo stesso giorno tramite PEC al Comune di Riccione e al Segretario Comunale, all’Ufficio Attività Economiche, nonché al SUAP del suddetto ente. Dai quali finora non è giunta alcuna risposta.
Buongiorno,
in ottemperanza della ormai celebre sentenza del Consiglio di Stato n. 17 del 9 novembre 2021 e come ribadito dalla sentenza n. 11200 pubblicata nei giorni scorsi nella VI sezione del Consiglio di Stato (che trovate qui: https://portali.giustizia- amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza/?nodeRef=&schema=cds&nrg=201800294&nomeFile
=202311200_11.html&subDir=Provvedimenti ), tutte le concessioni demaniali afferenti al Comune di Riccione, al pari di tutte le altre in Italia, scadranno il 31 dicembre 2023.
Riporto il passaggio principale dell’ultima sentenza: “8.6. Inoltre, va considerato che la proroga della concessione disposta dal Comune in data 18 settembre 2020, risulta tamquam non esset, in applicazione dei principi enunciati dall’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, con la sentenza del 9 novembre 2021, n. 17 (che, a differenza della sentenza n. 18/2021, annullata per diniego di giurisdizione dalla sentenza delle SS.UU. n. 32559/2023, non risulta impugnata), secondo la quale:
i) le norme legislative nazionali che hanno disposto (e che in futuro dovessero ancora disporre) la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative – compresa la moratoria introdotta in correlazione con l’emergenza epidemiologica da Covid-19 dall’art. 182, comma 2, D.L. n. 34/2020, convertito in legge n. 77/2020 – sono in contrasto con il diritto eurounitario, segnatamente con l’art. 49 TFUE e con l’art. 12 della direttiva 2006/123/CE; tali norme, pertanto, non devono essere applicate né dai giudici né dalla pubblica amministrazione”. Di fatto anche la recente scelta della Giunta comunale di Riccione di prorogare di un anno tale scadenza, rientra nelle fattispecie di non applicabilità stabilite dalle sentenze del Consiglio di Stato.
Sono pertanto a proporre la mia offerta economica per partecipare all’evidenza pubblica della concessione della zona spiaggia numero xxx, xxx, xxx, xxx, xxx. La mia offerta è di 1 (uno) euro per ciascuna, già depositata presso i vostri uffici di tesoreria oggi stesso tramite il sevizio PagoPA- Spese di gara, per un totale di 5 (cinque) euro. La mia offerta economica, nel caso fosse specificato nel bando che andrete a pubblicare entro il 31 dicembre 2023 come previsto dalle citate sentenze del Consiglio di Stato, si aggiunge agli obblighi formali e normativi previsti (es. canone annuale).
Non essendo ancora stato pubblicato il bando predisposto da codesto Comune nel corso di quest’anno per le concessioni da ri-concedere dal 1 gennaio 2024 (in quanto il Consiglio di Stato ha ribadito, più volte, che non sono consentite proroghe agli attuali concessionari), chiedo formalmente di informarmi non appena verrà fatto e, nel caso, se ci sono altre offerte economiche concorrenti al giorno della scadenza del 31 dicembre 2023 per ottenere una o tutte le concessioni che ho specificato sopra.
In mancanza di offerte concorrenti, vi invito a contattarmi il prima possibile per formalizzare la (o le) concessione richiesta a partire come stabilito dalle citate sentenze, dal 1 gennaio 2024”.
Grazie mille per l’attenzione.
Daniele Bartolucci