Home___primopianoConcessioni spiagge, Lega Coop Romagna: “Governo e parlamento diano certezze o sistema scompare”

Si chiede anche un confronto urgente con l'assessore regionale Andrea Corsini e i parlamentari locali

Spiaggia con ombrelloni

Concessioni spiagge, Lega Coop Romagna: “Governo e parlamento diano certezze o sistema scompare”


30 Agosto 2023 / Redazione

Il Governo e il Parlamento definiscano una “norma certa” sulle concessioni balneari, perché “l’incertezza mette a rischio il modello turistico emiliano-romagnolo: aperto, accessibile, a prezzi popolari, innovativo e organizzato, con un sistema di salvamento tra i migliori al mondo”. E’ l’appello del presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi, e del responsabile cooperative balneari Legacoop Emilia-Romagna, Stefano Patrizi che, nel ricordare la scadenza delle concessioni il 31 dicembre con a seguito una gara pubblica chiedono “una decisa guida nazionale, concertata con il settore, per accompagnare la transizione”.

Il Consiglio di Stato ha infatti ribadito che l’ennesima proroga delle concessioni varata dal governo Meloni fino al dicembre 2024 è illegittima, quindi la scendenza resta fissata alla fine di quest’anno.

Tra i timori della centrale cooperativa c’è il fatto che ogni Comune potrebbe produrre un sistema di evidenze pubbliche “a sua completa discrezione” generando “ancora più confusione, incertezza e disparità di trattamento tra località ed imprese”. Senza contare che le pa locali, “penalizzate dalla scarsità di personale, rischiano di dover affrontare un’enorme mole di lavoro nuovo e complesso in pochissimi mesi mettendo in gravissima difficoltà se stessi e le imprese”. Quindi per Lucchi e Patrizi “occorre che tutti gli interlocutori istituzionali ed associativi romagnoli facciano squadra per evidenziare l’inaccettabile e perseverante assenza di un indirizzo governativo in materia, in grado di tutelare il nostro caratteristico sistema turistico balneare, fatto di piccole e piccolissime imprese familiari, lavoro e tantissima organizzazione innovativa”. In Emilia-Romagna, ribadiscono, “c’è un servizio in più per la collettività che rischia di scomparire: le cooperative tra stabilimenti balneari e tra lavoratori garantiscono da sempre uno dei sistemi di salvamento più sicuri e all’avanguardia a livello internazionale. Anche nel corso dell’estate 2023 hanno confermato di essere uno dei tratti peculiari e competitivi della nostra offerta turistica”.

Lucchi e Patrizi ci tengono poi a far notare che queste cooperative quest’anno hanno investito 6 milioni di euro, assumendo 300 marinai di salvataggio e allestendo 250 torrette sulla spiaggia. Dunque “senza la necessaria coesione territoriale, e cioè senza regole comuni e condivise sulle concessioni di spiaggia, che ci contraddistingue, questo sistema è a rischio”. Da qui la richiesta di attivare già dall’autunno “un confronto istituzionale per un deciso rafforzamento della concertazione istituzionale ed associativa, che l’assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna, Andrea Corsini, ha assunto nell’ultimo Comitato di coordinamento per l’Ordinanza balneare”. L’auspicio di Legacoop è insomma che “a breve anche le rappresentanze del Governo, e i parlamentari locali, sappiano scegliere di confrontarsi con tutti i protagonisti della nostra offerta turistica, a partire da coloro che da sempre valorizzano quella romagnola”.

(Agenzia DIRE)