Concessioni spiaggia. Biagini all’assessore Frisoni: “nessuna legge obbliga concessioni per 20 anni”
15 Giugno 2024 / Redazione
L’avvocato Roberto Biagini, presidente di Mare Libero, replica alle chiarazione dell’assessore al demanio del Comune di Rimini Roberta Frisoni in merito alla durata delle concessioni che verrà prevista dai bandi. Secondo quanto riportato dal Resto del Carlino l’assessore afferma che la durata delle future concessioni “per legge saranno concessioni ventennali“.
“L’assessora Roberta Frisoni, se non altro per il ruolo che ricopre, è bene che si legga con attenzione le norme racchiuse nella legge Draghi in quanto quello che ha riferito alla stampa NON CORRISPONDE AL VERO. A meno che abbia capito male il giornalista del Resto del Carlino e quindi è necessaria una smentita, in quanto di “bufale” immesse nei circuiti mediatici sulle concessioni balneari ce ne sono fin troppe.
1. L’ art. 4 della “Legge Draghi 118-2022” -Delega al Governo in materia di affidamento delle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per finalità turistico, ricreative e sportive- al suo comma 2, lettera e) punto 7), non prevede in nessun modo la durata ventennale delle concessioni.
2. In ogni caso il termine previsto dallo stesso art. 4 per l’ emanazione dei decreti legislativi attuativi della legge delega è ampiamente scaduto.
3. Forse si riferiva alle modifiche della “finanziaria Prodi del 2007” alla legge n. 494-1993 ? Allora è necessario puntualizzarlo correttamente ed aprire una parentesi sul quel termine di durata e sulla sua compatibilità, già messa in dubbio dalla giurisprudenza amministrativa, con l’art. 12 della Direttiva Bolkestein che impone termini brevi per la durata delle concessioni.
4. La Corte Costituzionale ha già affermato più di una volta che la competenza in materia di concorrenza è di esclusiva competenza dello Stato e quindi anche le Regioni (questo per raffreddare eventuali entusiasmi riminesi su eventuali ed insensate iniziative regionali) in materia non possono “toccare palla”.
5. Assessora Frisoni, intanto però si porti avanti con il lavoro e chieda invece alla Guardia di Finanza di andare ad effettuare accertamenti (se si emettono scontrini e/o ricevute fiscali e la veridicità delle scritture contabili) negli stabilimenti balneari in quanto tale “attività amministrativa-fiscale” potrà anche servire (sicuramente) in sede di valutazione delle proposte per le future gare. Questo per verificare il rapporto “investimenti-durata delle concessioni” così potrà porsi la domanda come potranno “i concessionari scaduti” con le loro dichiarazioni dei redditi degli ultimi 5 anni “competere” presentando in sede di gara proposte di investimento “eventualmente”, ripeto, “eventualmente” disallineate rispetto alle loro odierne “scritture contabili”. Avrete così un parametro certo per poterle ritenere “congrue-affidabili”, magari rispetto a quelle di altri operatori economici del settore turistico non balneare, che forse presenteranno piani di investimento basati su dichiarazioni reddituali “eventualmente”, ripeto, “eventualmente” un po’ più solide. Non ci aveva pensato vero ? Esca domani sulla stampa con questa notizia.”