HomeEconomia e LavoroConfindustria Romagna: mercato interno “sottotono” ed export al palo, si spera nel 2024

L'occupazione resta comunque stabilmente positiva, su del 2,3%


Confindustria Romagna: mercato interno “sottotono” ed export al palo, si spera nel 2024


19 Luglio 2024 / Redazione

Se l’export compensa una domanda interna con il freno a mano tirato, rimane diffusa la difficoltà di reperimento di personale. Questa la fotografia che scatta la rilevazione di Confindustria Romagna effettuata tra le aziende associate sulle tre province nei primi dieci giorni di luglio, che prevedono un clima di stazionarietà per il resto dell’anno. Dunque arrivano dai mercati internazionali i “segnali migliori” nei primi sei mesi del 2024 per le imprese della Romagna, a compensare una domanda interna “leggermente sottotono” e a portare tutti gli indicatori in territorio positivo, soprattutto quello relativo all’occupazione. L’indagine ha raccolto i dati sulle variazioni nel primo semestre rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, oltre a sondare le aspettative sulla seconda metà dell’anno.

“Dopo un 2023 incerto per l’export, le esportazioni dovrebbero tornare positive nel 2024. Questo dato è già confermato in Romagna”, dove nei primi sei mesi il fatturato estero cresce del 2,6%, osserva il presidente Roberto Bozzi. A fronte di alcuni “eccellenti performance” soprattutto da parte di industrie medio-grandi più vocate all’internazionalizzazione, prosegue, si registra “un clima generale di attesa per i prossimi sei mesi, anche a causa di uno scenario geopolitico globale sempre più complesso”.

L’occupazione resta comunque stabilmente positiva, su del 2,3%: “Le imprese continuano a investire sulle persone, sul proprio capitale umano, che è il vero patrimonio di ogni attività. Non a caso, è continua la ricerca di nuove risorse per rafforzarsi, anche se si conferma spesso difficile trovarle”, sottolinea Bozzi.

Più nel dettaglio dei dati, la produzione nel primo semestre del 2024 cresce dell’1,2%, il fatturato del 2,2%, l’occupazione del 2,3%. Gli ordini sono in crescita per il 33,7% del campione, stazionari per il 38,9% e in diminuzione per il 27,4%. Gli ordini esteri sono stazionari per il 55,8%, in aumento per il 21,1% e in diminuzione per il 23,1%. I costi delle materie prime sono stabili per il 48,4%, in aumento per il 37,9% e in diminuzione per il 13,7%. Le giacenze sono in aumento per 11,6% del campione, stazionarie per il 74,7% e in diminuzione per il 13,7%. Rimangono “positive” le previsioni per l’utilizzo della cassa integrazione: il 75,5% ritiene che sia da escludere. Ed “elevate o molto elevate” le difficoltà di reperimento del personale per il 46,4% delle imprese, nessuna difficoltà solo per il 14,4%.

Per il secondo semestre l’andamento della produzione è atteso in aumento dal 36,8% delle imprese, stazionario dal 49,5%, mentre il 13,7% prevede una diminuzione. Per gli ordini il 49,5% prevede una stazionarietà, il 32,6% un aumento e il 17,9% una diminuzione. Per le giacenze, il 61,1% delle imprese le prevede stazionarie, il 32,6% in aumento e il 6,3% in diminuzione. Infine, le previsioni sull’occupazione sono stazionarie per il 68,4% del campione, in crescita per il 17,9% e in calo per il 13,7%.

(Agenzia DIRE)

QUI IL Report congiuntura I semestre 2024 Romagna