“Durante l’ultima campagna elettorale a Coriano si è parlato tantissimo di mobilità sostenibile, anche se nei piani dell’attuale amministrazione comunale – almeno a giudicare dall’ultimo piano triennale delle opere – sembra non esserci nessun progetto per il prolungamento della pista ciclabile dalla Gaiofana fino ad Ospedaletto, nel territorio comunale corianese. La Via Montescudo – strada provinciale 41 è già dotata di una ciclovia realizzata peraltro in tempi abbastanza recenti, che mette in comunicazione Rimini con la frazione della Gaiofana. Una volta giunto a Coriano, tuttavia, il percorso si interrompe, lasciando di fatto scoperta una zona molto ampia di territorio, che al contrario ha tutte le caratteristiche per poter beneficiare di una simile infrastruttura. Riteniamo un grave errore non aver messo in campo una vera progettualità per questa area, attraverso la pianificazione di un intervento in grado di completare la dorsale già esistente, mettendo in rete i percorsi ciclabili a cavallo tra Rimini e San Marino. Un’occasione mancata, che avrebbe potuto dare origine ad un vero e proprio anello ‘verde’, andando peraltro ad allacciarsi alla pista ciclabile del Marano. Riteniamo che l’amministrazione comunale debba farsi portavoce, presso la Provincia (cui spetta la competenza della via Montescudo nel tratto in questione), per dare concretezza al progetto. Progetto che, a nostro modo di vedere, avrebbe una doppia valenza. Da un lato garantire un servizio di collegamento e di mobilità lenta ai residenti della zona o a chi pratica attività sportiva. Dall’altro, sarebbe un ottimo veicolo di promozione del territorio anche in un’ottica turistica. E’ sufficiente dare un’occhiata alle iniziative dei principali enti di promocommercializzazione della Romagna, per capire quanto i temi del cicloturismo e della mobilità sostenibile siano centrali nelle attività marketing e generino ogni anno un’affluenza e un interesse crescenti da parte del pubblico. Coriano ha tutte le carte in regola per diventare un tassello importante dell’ampia rete cicloturistica della Romagna: ciò che mancano sono però infrastrutture adatte, in grado di intercettare una domanda in continua espansione e che arriva sia dal pubblico italiano che da quello straniero. Potrebbe essere la chiave per la valorizzazione delle bellezze paesaggistiche corianesi e anche di alcuni punti di interesse storici. Pensiamo, ad esempio, al ponte di Ospedaletto, opera che merita sicuramente una maggiore considerazione, attraverso lavori di sistemazione e di recupero che possano restituire ad esso il decoro che merita.”, conclude Coriano Futura.

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