Home___primopianoCroatti(M5s): “Il decreto lavoro non sostiene i lavoratori più giovani non difende i salari e aumenta il precariato”

"La linea del Governo è: no al salario minimo, nessuna maggiore tutela ma più precarizzazione e flessibilità contrattuale"


Croatti(M5s): “Il decreto lavoro non sostiene i lavoratori più giovani non difende i salari e aumenta il precariato”


2 Maggio 2023 / Redazione

– “L’approvazione del decreto lavoro proprio il primo maggio è stata una vera provocazione verso tutti i lavoratori, soprattutto quelli più giovani, che chiedono stabilità per poter costruire il proprio futuro e pretendono maggiori tutele a difesa del proprio salario. Il decreto varato dal governo Meloni, e già soprannominato ‘decreto precariato’, non solo non affronta le criticità e le emergenze del mondo del lavoro ma addirittura le acuisce. È stato infatti ulteriormente esteso l’utilizzo dei voucher, che già non aveva limiti per settori come quello turistico, e sono stati liberalizzati i contratti a termine”. Il commento del senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti.

“La traiettoria del governo sul lavoro è evidente: no al salario minimo, nessuna maggiore tutela ma più precarizzazione e flessibilità contrattuale. Misure che renderanno i giovani perennemente precari, aggraveranno ulteriormente la situazione dei salari in Italia, unico Paese Ocse ad aver avuto una diminuzione dei salari del 3% negli ultimi 30 anni e non consentiranno di contenere la disastrosa riduzione dei salari reali causata dall’inflazione che lo scorso anno è stata in media del 9%”. Prosegue Croatti.

“Se aggiungiamo l’abolizione del reddito di cittadinanza che consentiva di integrare stipendi troppo bassi il quadro disegnato dalla destra è chiaro e prevede un futuro da lavoratori sfruttati e sottopagati per i nostri giovani e assesta un nuovo duro colpo non contro la povertà ma contro i poveri e chi è in maggiore difficoltà.

Dobbiamo agire e manifestare politicamente in ogni modo contro questa visione di Paese che sostiene sfruttatori, furbi, evasori e sacrifica le giovani generazioni”. Conclude Croatti.