Vado a Coriano, la patria di Giovanni Antonio Battarra (1714-1789) con un carico prezioso: Stefano Pivato. Stefano è un mio amico dai tempi dell’Università: Urbino ci ha imprintati ed è rimasta nel cuore. Sono mesi, anni, che mio nipote ha in testa un sogno: far diventare Tenuta Santini un luogo di incontro dove indagare sul mondo e combattere la cultura della semplificazione con la cultura della profondità. Protagonisti gli intellettuali di cui abbiamo assoluto bisogno. Il Fato ha voluto che arrivando in azienda fosse presente in carne ed ossa, il tuttologo, glottologo, immaginifico Davide Pioggia, per noi di Coriano la summa, il vertice il massimo di quello che oggi a livello di pensiero può esprimere il nostro paese. Se Stefano Pivato è stato insignito (era ora) del Sigismondo d’Oro, da anni mi batto e arrabatto perché venga riconosciuto a Davide il San Sebastiano d’argento. Ma la mia è una provocazione che cade nel deserto dell’indifferenza. Nemo propheta in patria. Ma noi rurali, non molleremo mai.
Rurali sempre,
Enrico Santini