Home___primopianoDa Schwazer a Caressa, a Rimini il Festival della Cultura Sportiva

Da venerdì 8 a domenica 10 settembre l'evento organizzato da "Sportellate" con film, mostre, dibattititti e testimonianze


Da Schwazer a Caressa, a Rimini il Festival della Cultura Sportiva


30 Agosto 2023 / Redazione

Il sipario lo aprirà l’Associazione Italiana Calciatori con un focus sulle “difficoltà del post carriera” venerdì 8 settembre alle 19 e lo chiuderà sempre nella cornice del Cinema Fulgor il regista de “La Bella Stagione” Marco Ponti domenica 10 alle 10.30 con una Colazione con l’autore sulla “genesi” di un docu-film sportivo: in un secondo fine settimana di settembre di grandi appuntamenti agonistici, su tutti la MotoGp a Misano, Rimini torna a ospitare il Festival della Cultura Sportiva organizzato dall’associazione culturale Sportellate con la collaborazione della Shark Sport Evenst e il sostegno e il patrocinio del Comune di Rimini. 

Una seconda edizione che vivrà i suoi momenti di punta proprio nel cuore della città, in quello stesso Fulgor che venerdì e sabato alle 20 ospiterà il vice direttore di Sky Sport Fabio Caressa e il marciatore Alex Schwazer: il giornalista in una serata speciale ribattezzata “Sono tutte finali”, l’atleta al centro di un caso controverso esplorato da una fortunatissima serie Netflix con la sua “Storia di coraggio e redenzione”. Prima, alle 19, Giacomo Sintini, Mirco Acquerelli, Paolo Carasso, Simone Campanati e Silvia Pedini si confronteranno su “Lo sport come specchio dell’anima”

Alex Schwazer @foto di Giancarlo Colombo/ A.G.Giancarlo Colombo

Sabato 9, il Festival abbraccerà anche altri spazi cittadini per l’intero arco della giornata. Fra le 10.30 e le 12.30 la Cineteca della Biblioteca Gambalunga, dove Cristiano Ragab e Marco Ponti si confronteranno sul tema “Inseguire i sogni inseguendo i momenti”. Al Cinema Astoria fra le 11 e le 13 ecco invece “Il giusto processo e la particolarità dell’ordinamento sportivo” attraverso le testimonianze del dottor Francesco Cortesi e degli avvocati Mattia Grassani e Luca Zamagni. Infine, fra le 15.30 e le 17.30, la Moab Court si trasformerà idealmente in parquet con le ragazzine e i ragazzini di Rinascita Basket Rimini e Riviera Basket Rimini protagonisti di “Un maestro chiamato pallacanestro”. 

Sempre sabato 9 sarà infine inaugurata la mostra “Time out: gioco fermo” realizzata da Matteo Marchi e Cristiano Ragab grazie alle fotografie messe a disposizione dall’associazione Rimini Sparita e visitabile fino al 30 settembre alla Biblioteca Gambalunga. 

“Questo progetto nasce dalla passione e dall’amore per lo Sport con la “S” maiuscola, quello che non riguarda soltanto il gesto atletico o la competizione, ma è fatto di valori in grado di unire, aprire la mente e incentivare l’inclusione e la speranza. Lo sport nel suo valore sociale e nel suo ruolo nel promuovere l’etica, l’inclusione e l’innovazione” spiega il presidente di Sportellate Lorenzo Lari. Per questo, “il Festival della Cultura Sportiva si propone come evento la cui principale mission è rappresentata dalla volontà di riportare lo Sport alla sua dimensione più nobile, ovverosia quella in cui si lega a temi profondi e crea legami indissolubili con il tessuto sociale e culturale del nostro Paese”. Un Festival “che ha dunque l’intento di creare spazi di discussione e ascolto per amanti dello Sport e delle sue storie, interessati ad approfondire anche gli aspetti meno noti ed affrontati con l’obiettivo di favorire la diffusione di un concetto di “cultura sportiva” fondato sulla condivisione e la voglia di stare insieme e lontana dal business ed insostenibile”.

Fabio Caressa
foto Andrea Ninni/Image/Insidefoto

“Lo sport è uno dei pochi linguaggi universali rimasti. Per questo, al di là del risultato agonistico, deve essere trattato come elemento culturale. Cartina di tornasole di un mondo e una società che cambiano. È dato entusiasmante come con questo festival Rimini si ponga al centro di una riflessione che dagli atleti e dagli addetti ai lavori si ampli in tutte le direzioni. Ed è ancora più entusiasmante che a mettere assieme questo scrigno prezioso siano ragazze e ragazzi che amano la nostra città” commenta il sindaco Jamil Sadegholvaad, mentre ha affidato a un videomessaggio il suo pensiero Alex Schwazer: “Per me partecipare al Festival della Cultura Sportiva è un onore e per questo ci tengo a ringraziare i ragazzi di Sportellate per questo invito. Sarà una bella occasione per parlare di sport non secondo la solita dialettica delle vittorie e delle sconfitte, ma sotto altri punti di vista, ancora più importanti: quello sociale e quello umano. Il tutto, in una location come il Cinema Fulgor. Rimini e in una città che adoro, dove ho passato momenti molto belli. Non vedo l’ora di tornarci”. “Il fatto che vi sia un Festival della Cultura Sportiva qui a Rimini non è casuale: fin da subito c’era un’idea forte che quest’anno ha fatto un ulteriore salto di qualità e non è un caso che si parli di cultura sportiva in una città candidata a Capitale italiana della Cultura. Che la regia sia condotta da un gruppo di giovani riminesi, inoltre, dà ancora più slancio all’evento, nel segno di una continuità importante che ci proietta in avanti”, ha concluso l’Assessore allo Sport Moreno Maresi.  

I biglietti per gli eventi a pagamento del venerdì e sabato sera sono disponibili sulla piattaforma ciaoticket.com e alla Tabaccheria Pruccoli di Viale Vespucci. 

(nell’immagone in apertura: Lorenzo Lari, Jamil Sadegholvaad, Moreno Maresi e Romano Anelli)