HomePoliticaDalla Regione oltre 2,3 milioni per 23 “Accordi di sicurezza territoriali”

Dall’illuminazione pubblica agli impianti di videosorveglianza, dalla rigenerazione urbana agli street tutor


Dalla Regione oltre 2,3 milioni per 23 “Accordi di sicurezza territoriali”


18 Gennaio 2024 / Redazione

Progetti che puntano a migliorare l’illuminazione pubblica nelle città, ad aumentare gli impianti di videosorveglianza e gli street tutor. Ma anche misure di rigenerazione urbana, animazioni socioculturali e sportive, assistenza e affiancamento dei giovani, nonché attività di mediazione sociale e comunitaria.

Tutto questo attraverso 23 ‘Accordi di sicurezza territoriali’ che la Regione Emilia-Romagna – stanziando oltre 2,3 milioni di euro – ha siglato nel 2023 con 20 Comuni e 3 Unioni comunali, con l’obiettivo di migliorare la vivibilità delle città emiliano-romagnole prevenendo attività criminose e superando le aree degradate.

“Il nostro impegno insieme agli enti locali per aumentare la sicurezza dei cittadini non si ferma, rispetto ovviamente alle nostre competenze- sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Un lavoro che affianca quello quotidiano di istituzioni, magistratura, forze dell’ordine e le polizie locali, con l’obiettivo prioritario di promuovere lo sviluppo della qualità di vita delle persone all’interno delle loro comunità. Con questi accordi ci muoviamo in due direzioni precise: controllo e vigilanza del territorio da una parte e prevenzione dall’altra. Siamo convinti che investire anche su azioni concrete capaci di intervenire sulla relazione, attraverso l’ascolto e la mediazione, possa incidere in modo positivo sul tessuto sociale”.

Il filo rosso che accomuna i progetti è la prevenzione integrata, ovvero l’insieme di interventi diversi, dispiegati in modo adeguato e coordinato, che riguardano il recupero urbano, l’intervento di riqualificazione e fisico sui luoghi, la prevenzione sociale e comunitaria, il coinvolgimento attivo delle comunità, la mediazione dei conflitti, la promozione culturale e l’intervento sulle relazioni sociali. A questo si aggiunge la necessaria azione di controllo e vigilanza rispetto alla criminalità da parte delle polizie nazionali e locali.

Così in Emilia-Romagna il nodo delle politiche integrate di sicurezza, alle prese col problema delle disuguaglianze sociali in particolare in alcune aree urbane delle città di maggiori dimensioni, viene sviluppato dando spazio all’efficacia della prevenzione attraverso la trasformazione urbana, sociale e relazionale, tese a superare le criticità della convivenza e delle relazioni.

Il tutto affiancato da attività di educazione, animazione e sensibilizzazione, rivolte soprattutto ai più giovani. Iniziative che si avvalgono frequentemente di équipe composte da educatori specializzati, operatori esperti in sviluppo o mediazione, la cui missione consiste nel regolare i comportamenti giovanili, contrastare la loro esclusione e creare un rapporto sociale, anche attraverso la trasmissione di norme e valori condivisi.

Progetti e risorse

Gli interventi hanno privilegiato in particolare la riqualificazione ambientale di aree pubbliche o verdi in 17 casi. In 15 hanno fatto ricorso, tra l’altro, alla videosorveglianza e in 11 al potenziamento dell’illuminazione. Dieci amministrazioni hanno investito nell’educativa di strada, 11 hanno fatto ricorso a forme di animazione sociale, culturale e sportiva. Otto le amministrazioni che si avvalgono di street tutor.

In provincia di Bologna vengono realizzati 2 progetti, finanziati dalla Regione con 202.400 euro; nel modenese i progetti sono 4, con un sostegno regionale di 362mila euro; 2 nel reggiano, con 270.400 euro di contributi; anche per la provincia di Parma i progetti sono 2, sostenuti dalla Regione con 198mila euro. Due quelli nel piacentino, con contributi per 237.000 euro, 3 nel ferrarese (310mila euro dalla Regione). In provincia di Forlì-Cesena viene realizzato 1 progetto, con 130mila euro di contributi; 4 progetti in provincia di Ravenna, sostenuti dalla Regione con 369mila euro. Infine, 3 progetti in provincia di Rimini (con 304mila euro di sostegno).

Gli interventi in sintesi

Gli street tutor, impegnati a prevenire rischi e mediare conflitti sono al centro dei progetti in diversi centri storici della regione: Bologna, Parma, Piacenza, Cesena, Rimini, Imola, Carpi e Cattolica.

Riqualificazione dei parchi a Concordia sulla Secchia (Parco Pertini e di Via Togliatti) e a Modena (parco del ‘Laghetto’). Ancora interessati alla rigenerazione di infrastrutture e arredi: il Ghiardo di Bibbiano, il Montecchiese Parco Enza, il Parco Poletti di Sant’Ilario, il Parco del Drago a Noceto; il parco della ‘Mucca’ ad Argenta (Fe); il Parco Briolini di Rimini e il Parco del Gelso a Bellaria-Igea Marina (Rn). A Calendasco è previsto l’abbattimento di un edificio disabitato nel centro cittadino della frazione di Boscone Cusani per poi realizzare, sul sedime da esso occupato, la nuova piazza e aree verdi a servizio dei cittadini.

I sistemi di videosorveglianza vengono potenziati in 15 progetti nei Comuni di: Modena e segnatamente nel parco del Laghetto nel quartiere Modena Est della città; Parma nel quartiere San Leonardo; Cesena, nelle vie Mura Barriera Ponente, Mura Barriera Levante, Mura Giardino e Fattiboni; Rimini preso il parco Briolini; Ravenna in Piazza Baracca; Piacenza nell’area Via Negri e zona adiacente del centro storico che da Corso Vittorio Emanuele II si estende a Piazza Cavalli; Noceto nel cosiddetto Parco del Drago; Argenta (Fe) nel cosiddetto ‘Parco della Mucca’; a Lugo (Ra), nell’area verde del parco del Loto e di via Bach; a Cattolica (Rn) nei tre principali palazzi comunali che si trovano nel centro: il Palazzo del Turismo, il municipio e la sede della Polizia locale; a Bellaria Igea Marina (Rn) nel parco del ‘Gelso’; Russi in zona stazione; a Cento (Fe) nell’area del ‘Parco delle Rimembranze’; Carpi (Mo) nell’area della Cappuccina ed infine, nell’Unione Romagna Faentina lungo le direttrici di accesso e uscita al Comune di Faenza, nell’Unione dei Comuni della Val D’Enza, il Parco di via Montefiorino, al Ghiardo di Bibbiano; il Montecchiese Parco Enza e il Parco Poletti di Sant’Ilario d’Enza.