Home___primopianoDarsena Rimini: “Cancellati i maxi canoni”

Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso del Marina


Darsena Rimini: “Cancellati i maxi canoni”


5 Luglio 2024 / Redazione

Una lunga battaglia legale quella che ha visto protagonisti Governo, Agenzia delle entrate e i gestori delle darsene italiane.

Ora una prima svolta. Il Consiglio di Stato ha annullata la sentenza del Tar del Lazio che dava ragione al Governo.

Il contenzioso nasce da una legge, fatta dal Governo Prodi nel 2007  che aumentava i canoni dei beni “pertinenziali”. Si tratta di manufatti di proprietà dello Stato dati in concessione per attività di carattere commerciale. In questo meccanismo che ha portato i canoni in alcuni casi da 1600 euro all’anno a 80mila euro per un ristorante, vi sono caduti anche i porti turistici tra cui il Marina di Rimini. Ma in questo caso la differenza rispetto ai “pertinenzaili” era ed è molto diversa. Per due buone ragioni.

  • Esiste un contratto tra Stato e concessionario che ha realizzato la darsena che prevedeva un quadro economico preciso compreso il canone da versare annualmente. Un contratto con validità di 50anni che non poteva essere cambiato in modo unilaterale come hanno fatto governo ed Agenzia delle entrate. Al massimo vi poteva essere un adeguamento al tasso d’inflazione per i canoni
  • La darsena non è di proprietà dello Stato ma dell’attuale concessionario. La proprietà passerà allo stato alla fine della concessioni di 50anni.

Un contenzioso non piccolo. Si sta parlando di cifre quadruplicate rispetto al canone iniziale tali da fare saltare i bilanci e i progetti del Marina. Per il periodo contestato Il Marina di Rimini avrebbe dovuto pagare 4 milioni e 593mila euro, anziché un milione e 322mila euro che è la cifra del canone iniziale.

Il Marina di Rimini con il proprietario Luigi Ferretti

Su queste richieste si è aperto un contenzioso con la Stato che è andato avanti nei tribunali amministrativi e civili. Ora la sentenza del Consiglio di Stato, pubblicata il 1 luglio che annulla la sentenza del Tar Lazio che dava ragione di fatto al Governo  per “difetto di giurisdizione del giudice amministrativo”

Il Consiglio di Stato ha invece sentenziato che la contestazione fatta dal Marina di Rimini è di competenza della giustizia amministrativa (Tar e Consiglio di Stato) e non di quella civile annullando la sentenza del Tar del Lazio e rinviando gli atti ai giudici amministrativi di primo grado per la definizione dei canoni che saranno molto vicini a quelli sempre pagati: 140-150 mila euro all’anno invece dei 400mila richiesti da Agenzia delle Entrate.

La sentenza del Consiglio di Stato