De Pascale condanna le violenze di Bologna “ma non si doveva autorizzare la manifestazione fascista”
10 Novembre 2024 / Redazione
Michele de Pascale, candidato del centrsinistra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna condanna gli scontri avvenuti ieri a Bologna, ma protesta anche contro l’autirizzazione i manifestazioni platealmente neo-fasciste.
“La doverosa premessa – dichiara de Pascale – è che la mia personale opinione è che per rispetto della Costituzione le organizzazioni neofasciste andrebbero sciolte e non ne andrebbero autorizzate manifestazioni che hanno oggettivamente finalità di apologia o di promozione di valori legati al nefasto regime fascista, che ha umiliato il nostro Paese. In questo senso bene ha fatto il Sindaco di Bologna a chiedere conto al Ministero dell’interno della gestione dell’ordine pubblico e del perché di una manifestazione autorizzata in quel luogo e con quelle modalità».
“Detto questo, per quel che mi riguarda, le manifestazioni non devono mai e per nessun motivo sfociare nella violenza e in questo senso non si può che condannare sempre qualsiasi forma di violenza da qualsiasi parte provenga. Episodi di violenza che finiscono anche per oscurare il diritto a manifestare pacificamente il proprio dissenso di migliaia di persone», conclude.
Ieri de Pascale è stato a Bertinoro – «dove hanno una piada alta come un panettone» – e in serata a Rimini, in una piazza gremita anche per la presenza della segretaria nazionale PD Elly Schlein.
Sul “Balcone di Romagna”, Michele de Pascale ha presentato il suo programma per la candidatura alla presidenza della Regione Emilia-Romagna. Davanti a oltre 600 partecipanti, il sindaco di Ravenna e candidato per la successione a Stefano Bonaccini, ha delineato sette punti strategici, dedicati alla tutela, allo sviluppo e alla valorizzazione della Romagna, con particolare attenzione alla sanità, alle infrastrutture e al rilancio turistico.
In un discorso intitolato “Cara Romagna. Il mio impegno per la terra che mi ha cresciuto”, de Pascale ha proposto un progetto fondato sulla gestione autonoma del territorio, partendo dalla sicurezza idrogeologica come punto prioritario. L’alluvione dell’anno scorso ha reso urgente la necessità di azioni concrete, e il candidato ha promesso che, se eletto, cercherà un confronto diretto con la premier Giorgia Meloni per siglare un patto istituzionale che assicuri una guida locale e responsabile. «Serve un unico responsabile, il presidente della Regione», ha sottolineato, distinguendo così il centrosinistra dalla proposta di gestione commissariale esterna preferita dal centrodestra. «Ne abbiano anche da Bruno Vespa nell’orario di punta – ha ironizzato – a mezzanotte e 40 in poi. Noi crediamo che quando ci sono 70 enti che si occupano delle questoni idrogeologiche, ci vuole una persona solo che si prenda su di se tutte le responsabilità. E quella persona deve essere il presidente della Regione, di qualsiasi partito sia, come chieremo alla Meloni. Mi è anche giunta una risposta: Elena Ugolini questa responsabilità non la vuole. Il centridestra pensa a un altr commissario esteen; dopo un generale dell’esercito, vedremo a quale frza armata pensano per occuparsi di argini e risarcimenti a chi ha perso la casa con tutto quello che conteneva».
Sulla gestione delle alluvioni, una stoccata anche per il ministro della Protezione civile Nello Musumeci: «Accettiamo come utili tutte le critiche, ma come facciamo ad ascoltare quelle di colui che fu il peggior presidente della Regione Sicilia nella storia? Uno cacciato dal suo stesso partito per sostituirlo con Schifani, mica con De Gasperi. Beh, quanto al tuo posto mettono Schifani, fossi in lui qualche domada me la farei».
Altro pilastro del programma è il miglioramento delle infrastrutture. De Pascale ha promesso un impegno per il potenziamento della statale 16 Adriatica e della Ravegnana, che collega Ravenna a Forlì, per garantire collegamenti più sicuri e agevoli. Ha inoltre suggerito che gli aeroporti romagnoli operino in sinergia con quelli emiliani, promuovendo così una rete regionale integrata.
Sulla questione dell’Alta Velocità, de Pascale ha mantenuto un approccio prudente: la proposta di una stazione “Romagna” a Forlì è ancora in discussione, e il candidato ha preferito non prendere impegni definitivi in attesa di ulteriori dettagli sul tracciato finale.
Per il settore agricolo, de Pascale propone un «patto con i produttori vitivinicoli” che apra nuovi mercati ai prodotti romagnoli. Ha poi illustrato un ambizioso progetto per il turismo, proponendo una «terapia d’urto» per riqualificare la Riviera e le sue strutture ricettive, che considera fondamentali per mantenere la Romagna competitiva nel panorama turistico nazionale: «Il centro storico di Rimini è un esempio di come si possa rinnovare una città, noi altri sindaci vi abbiamo invidiato»,
La sanità è un altro tema centrale per de Pascale, che ha lodato l’attuale modello dell’Ausl unica, nato in Romagna e oggi ritenuto uno dei punti di forza del sistema regionale. Tuttavia, ha riconosciuto che rimangono sfide da affrontare per garantire servizi sanitari di qualità a tutti i cittadini: «Noi non nascondiamo la polvere sotto il tappeto. Le criticità ci sono e vanno affrontate, innanzi tutto con l’ascolto».
De Pascale ha anche discusso delle possibili riforme istituzionali, esprimendosi contro l’idea di una Provincia unica, ritenuta dannosa per la perdita di prefetture e questure sul territorio. Ha invece mostrato apertura alla proposta di una Città metropolitana di Romagna, che potrebbe portare vantaggi nella gestione integrata dei servizi.
Non è mancato un attacco alla rivale Elena Ugolini, criticata per l’uso nel suo logo di una cartina che non comprende i nove comuni del Montefeltro passati all’Emilia-Romagna e alla provincia di Rimini dal 2009, oltre ai due aggiuntisi nel 2021. Con un richiamo all’identità romagnola, de Pascale ha invitato il pubblico a guardare avanti, costruendo un futuro basato su un modello che punta al progresso sociale e alla qualità della vita, senza rinunciare alle radici e alla solidarietà che contraddistinguono la regione.
Elly Schlein: “Difendiamo la sanità pubblica e i diritti dei lavoratori”
Al fianco di de Pascale, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha ricordato l’importanza di una sanità pubblica forte e inclusiva, criticando le proposte di privatizzazione del centrodestra. «La spesa sanitaria è ai minimi storici degli ultimi 15 anni, nonostante le promesse del governo Meloni e i suoi bisticci con la calcolatrice», ha affermato, invitando tutti a uno sforzo finale per mobilitare gli elettori e aumentare la partecipazione alle urne. «Vergognoso» poi che Marcello Gemmato, «che come sottosegretario alla sanità dovebbe occuparsi di ridurre i tempi di attesa per le prestazioni mediche, sia fra i proprietari di una società privata che si pubblicizza proprio come soluzione per saltare quei tempi». «Il ministro Musumeci ci ha detto che ci dovremo assicuare tutti contro le alluvioni. Fra poco arriverà il ministro Schillaci a dirci che dovremo assicurarci tutti contro le malattie. Ma noi questo non lo accetteremo mai!».
Schlein ha anche richiamato l’attenzione sulle battaglie per una scuola inclusiva e per il salario minimo, «contro lo sfruttamento sotto i 9 euro l’ora». Con de Pascale, ha dichiarato Schlein, «dobbiamo scrivere una nuova pagina per l’Emilia-Romagna, fondata sulla speranza e sull’unità».