De Pascale: “Spiagge senza legge, catastrofe per la Romagna” – VIDEO
8 Agosto 2024 / Redazione
Una “catastrofe alle porte”. È lo scenario che preannuncia per la Romagna il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, candidato per il centrosinistra alla presidenza della Regione, senza una legge quadro in tema di concessioni demaniali marittime. Il tema fa da sfondo ai dati sulle qualità delle acque della Goletta Verde di Legambiente, presentati questa mattina a Rimini. E fermandosi con i cronisti dell’agenzia DIRE per un commento sulla stagione, De Pascale sottolinea che “come sempre è una bellissima estate in Romagna, un luogo nel quale le peesone trovano serenità, pace, divertimento e offerte per tutte le tasche”.
Anche la qualità delle acque, nonostante la mucillagine che tanto preoccupa operatori e turisti, è “molto positiva, non c’è nulla da temere” per i bagnanti. Però, arriva al nocciolo, “c’è questo problema enorme della Bolkestein e sono molto contento delle parole degli imprenditori balneari dopo anni di prese in giro del governo attuale e degli esponenti della destra che hanno raccontanto ai balneari che si poteva fare quello che si voleva”.
Balneari che domani saranno in sciopero, tenendo chiusi simbolicamente per un paio di ore gli ombrelloni la mattina. Con una partecipazione annunciata più massiccia tra le località balneari di Ravenna e Forlì rispetto a Rimini e provincia. “Siamo alle porte di una catastrofe- ribadisce de Pascale- se non si scrivono regole chiare e si procede senza regole si rischia di disperdere un patrimonio enorme di competenze, know how e anche di identità della Riviera romagnola”. Le evidenze per le concessioni, conclude, “vanno fatte con criteri seri, oggettivi, con indennizzi per chi subisce un danno, con selezione del merito e criteri ambientali forti”. Insomma “serve una legge e il governo deve assumersi la responsabilità di farla. Quella di Draghi aveva dei limiti, se l’esecutivo vuole farla meglio se ne assuma le responsabilità e la faccia”, conclude il sindaco di Ravenna.
“È notizia che il prossimo 9 agosto i balneari sciopereranno per due ore, come Giovani Democratici non possiamo che sostenere la necessità di chi chiede risposte a un governo che non agisce, ma certamente ci domandiamo come si senta questa categoria, che per anni é stata intoccabile, a sperimentare la precarietà alla quale loro stessi hanno sottoposto generazioni di giovani”: così Eleonora Martello ed Emanuele Bianchi Segretaria e Vice-Segretario con delega al lavoro dei Giovani Democratici di Rimini.
“Ci troviamo di fronte a un’incapacità del governo di prendere una posizione chiara che porti a realizzare una legge quadro nazionale attuativa della Direttiva Europea Bolkestein, situazione che sta creando numerosi disagi e incertezze che a livello economico incrinano la capacità organizzativa di un settore principe della economia turistica nazionale. Questa immobilità del governo sta costringendo i comuni a elaborare autonomamente, senza una cornice comune, dei bandi per le nuove concessioni demaniali”.
Continuano Martello e Bianchi ”Auspichiamo un percorso, che sia a livello nazionale che a livello locale, veda un coinvolgimento dei sindacati dei lavoratori stagionali, con l’obiettivo di inserire tra i criteri per l’aggiudicazione delle concessione la realizzazione di rapporti di lavoro con condizioni e salari dignitosi. Come giovani democratici lo scorso anno siamo partiti con un questionario sul lavoro stagionale, per ascoltare davvero i giovani lavoratori, che ha portato alla luce situazioni di sfruttamento, con il 20% che lavora fino a 6 ore in più dell’orario dichiarato nel contratto e il 28% che guadagna al massimo 4 euro l’ora lordi. Non ci ha stupiti dunque che oltre il 70% chieda un salario minimo per un’occupazione di qualità, crediamo dunque sia necessaria una riflessione condivisa sulla questione che porti a un reale cambiamento delle condizioni di lavoro del settore come abbiamo spiegato durante una recente puntata di “Jobfans”, podcast della Filcams-CGIL di Rimini. Per concludere auspichiamo anche che all’interno dei bandi comunali venga posta un’attenzione e un impegno verso la cura e la protezione del nostro ambiente e dei nostri mari, alla luce della crisi climatica in corso. Crediamo, con forza, in un’ ecologia sociale unita alla tutela dell’occupazione”.