Home___primopianoDEMS a Rimini: “Destra reazionaria e neonazionalista ma governo in difficoltà e sempre più diviso”

Domani la quarta Festa nazionale “Per l'Italia e per l'Europa che vogliamo”, Elly Schlein in collegamento


DEMS a Rimini: “Destra reazionaria e neonazionalista ma governo in difficoltà e sempre più diviso”


14 Ottobre 2023 / Redazione

Continua fino a domani a Rimini la quarta Festa nazionale Dems “Per l’Italia e per l’Europa che vogliamo”.

Questa mattina al cinema Fulgor si è parlato di costruzione del centrosinistra nel confronto “Per l’Italia di domani”, con Chiara Braga, capogruppo PD alla Camera dei deputati, Roberto Speranza, deputato PD, Gianni Cuperlo, deputato Pd, Andrea Martella, senatore, segretario regionale del PD del Veneto, Alessandra Todde, deputata e vicepresidente Movimento 5 Stelle, Elena Bonetti, deputata Azione.

Nel pomeriggio, dopo l’assemblea Nazionale Dems, si terranno il dibattito “Partito e organizzazione. Un nuovo modello per le sfide di oggi” (oggi ricorre tra l’altro il 16° anniversario della fondazione del Pd) e i focus sulla parità di genere con la presentazione di “Rimini per la cultura di parità di genere” e il confronto “Donne e potere, un altro genere di leadership: lavoro e diritti per tutte e tutti”.

Il programma di domani

Domani mattina la Festa nazionale Dems arriva a conclusione. Dalle 10 al cinema Fulgor l’incontro con Emma Petitti, presidente Assemblea legislativa Emilia-Romagna, Andrea Orlando, deputato PD, e gli interventi in collegamento di Elly Schlein, deputata, segretaria nazionale PD, e da Kiev Peppe Provenzano, deputato, responsabile Esteri PD, presidente Dems.

Vogliamo continuare a fare quello che abbiamo fatto in questi anni, dare un contributo alla crescita, al rafforzamento, alla cultura politica del Partito Democratico. Abbiamo vinto una battaglia perché credo che l’elezione di Elly Schlein alla segreteria del partito sia stato il frutto anche del nostro contributo e questa battaglia ha consentito di riposizionare il Pd, avvicinandolo a temi fondamentali in questo momento come il lavoro e la lotta alle diseguaglianze. Oggi c’è bisogno, credo, di dare un partito adeguato a questi obiettivi. E quindi la nostra discussione è su come, di fronte ad una maggiore ambizione, si può costruire un partito che sia in grado di interpretarli. Credo che purtroppo le notizie drammatiche di queste ore ci dicono quanto ci sia bisogno di tornare alla politica e di trovare tutte le strade che consentano di evitare che la soluzione dei problemi del mondo possa essere la guerra“. Lo ha detto il deputato Pd ed ex Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a margine della Festa nazionale di DEMS in corso a Rimini. “Bisogna vigilare che la competizione per le europee non comprometta la possibilità di costruire delle alleanze, altrimenti si fa un enorme regalo alla destra ma soprattutto si spreca un patrimonio comune che è già stato costruito. In fondo siamo forze politiche che hanno traghettato l’Italia attraverso la pandemia, che hanno conquistato e difeso il Pnrr, e che oggi si possono ritrovare su quel terreno, che è l’Europa sostenibile. L’Europa che si fa carico dei problemi sociali ed ecologici è il punto di incrocio delle nostre esperienze che sono diverse e vengono da posizioni di partenza anche molto lontane, ma che si sono incontrate non casualmente su questo tema: l’Europa ed un certo tipo di Europa“.

Emma Petitti, Andrea Orlando

Il governo è in difficoltà e credo che queste difficoltà aumenteranno“, tra l’altro portando il “sistema mediatico a segnalare i problemi del governo ma contemporaneamente ad essere ancora più cattivo su di noi, sulle opposizioni. Con grande umiltà, dobbiamo capire gli errori fatti”, così Roberto Speranza, deputato Pd, al dibattito “Per l’Italia di domani”. Errori “tattici”, spiega, “l’aver fatto un suicidio come quello di presentarci separati alle elezioni politiche: la rottura del campo delle forze alternative è stata la premessa al disastro in cui ci siamo trovati. Su quello si dovrà lavorare e forse è la parte più facile. La parte più difficile – aggiunge – è far emergere che c’è un’alternativa che non si costruisce né con una foto, né con una stretta di mano ma con la capacità di far emergere dal basso una visione di alternativa sulle questioni che riguardano la vita reale delle persone“.

In vista delle elezioni europee la “competizione” tra le diverse forze politiche del centrosinistra è “legittima”, ma non si deve dimenticare che “l’obiettivo è evitare che spostino l’asse del governo comunitario in una direzione sbagliata”, sulla spinta di una “destra reazionaria e neonazionalista“. Lo ha detto la capogruppo Pd alla Camera, Chiara Braga, durante la seconda giornata della Festa nazionale di Dems nel dibattito “Per l’Italia di domani”. A margine ha aggiunto: “Il Governo sta per fare una manovra pericolosa e sbagliata, incapace di rilanciare la crescita e affrontare i problemi veri del Paese a partire dalla sanità pubblica e universale per tutti. Ci batteremo in questi giorni perché il salario minimo non sia di nuovo rinviato ma si dia una risposta ai tre milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori poveri. Il Partito Democratico è l’asse portante di questa opposizione e della costruzione dell’alternativa. Lo si fa con la forza del pluralismo delle idee, con la capacità di costruire insieme un posizionamento comune anche sulle partite più complicate e una alternativa alla destra. Occasioni come questa servono a rafforzare la nostra presenza e ad allargare il campo dell’alternativa“.

Sedici anni fa nasceva il Pd e la sfida di allora di costruire un pensiero nuovo, oggi è ancora più attuale. A un anno dalla vittoria delle destre il giudizio non può che essere molto negativo: questo è il governo dello scaricabarile, dal Pnrr alla questione dei migranti; un governo in difficoltà, con alcuni nodi che vengono al pettine, come i pasticci sulle accise, il fallimento sul superbonus e i tagli alla sanità. Le ricadute di questa situazione sono evidenti nella legge di bilancio, una manovra debole e non in grado di creare crescita. C’è un’assenza di visione e strategia e si iniziano a vedere le prime divisioni interne con un Salvini che sta portando avanti una propria agenda di annunci indipendente da quella del governo. Tutto questo chiama in causa il Pd e il centrosinistra, la costruzione di un’alternativa sociale e la necessità di rafforzarne la credibilità. In questo contesto rientra la manifestazione dell’11 novembre con la mobilitazione sulla sanità pubblica e l’obiettivo della costruzione di un’alleanza politica, in vista delle prossime elezioni europee, amministrative e regionali”, lo ha detto il senatore e segretario regionale del Pd Veneto, Andrea Martella, intervenendo alla festa nazionale Dems.

 

 

(Foto di Giorgio Salvatori)