Un rischio di incidenti “altissimo e intollerabile, nonostante la massiccia presenza di Polizia e Carabinieri”. Il prefetto di Forlì-Cesena Rinaldo Argentieri spiega in una lettera aperta la decisione di vietare la trasferta ai tifosi riminesi in occasione del derby di Lega A2 di basket di domenica prossima 19 gennaio tra Pallacanestro Forlì e Rbr Rimini. Una decisione presa “in tutta coscienza”, che Argentieri conferma anche oggi, ma anche “con sofferenza”.

Rimane dunque il divieto di vendita ai residenti in provincia di Rimini dei biglietti per assistere al sentitissimo derby. Al prefetto sono stati riportati dalle Forze di polizia elementi tali, conferma, da “ritenere altissimo e intollerabile il rischio di incidenti causati da gruppi di violenti”. Certo, c’è la consapevolezza di privare la gara della “cornice più attesa, quella della sana contrapposizione tra sostenitori di diversa fede cestistica”.

Tuttavia è un “sacrificio necessario in nome di un interesse superiore, quello degli sportivi veri, per definizione pacifici, a godere della partita in piena sicurezza e tranquillità”. Argentieri è altrettanto consapevole che ci “saranno proteste da parte di gruppi ultras che non hanno accettato il provvedimento”. Ragioni che vi sono alla base e proteste civili sono “ben accette”, chiosa, e “non impediranno ai tifosi di accedere liberamente al palazzo dello sport e di assistere in piena sicurezza alla partita”.

L’augurio del prefetto, infine, è che sia l’ultimo provvedimento del genere e intanto c’è la disponibilità, conclude la lettera, a “ogni iniziativa promossa dalle società sportive o dalle amministrazioni locali, con il coinvolgimento dei tifosi organizzati, che dia, in largo anticipo sullo svolgimento di partite cosiddette a rischio, il senso di un ritrovato rasserenamento dei rapporti, o per lo meno di un raffreddamento delle tensioni, tra tifoserie storicamente avverse, a cominciare dalla prossima gara con la Fortitudo Bologna”.

(Agenzia DIRE)

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