Diocesi di Rimini: per il Primo Maggio incontro pubblico e rosario con il Vescovo
29 Aprile 2024 / Redazione
Per tante persone ancora oggi il lavoro è un problema: scarse opportunità, lavori male retribuiti, grande precarietà e incertezza, poca preparazione.
Per altri è solo una parentesi che li separa dal tempo libero e dalle vacanze.
E se il lavoro fosse invece una vocazione?
È importante conoscere e mettere in rete quanto c’è di buono e di bello in questa prospettiva.
Per questo motivo, gli Uffici diocesani per la Pastorale Sociale e di Pastorale Giovanile, in occasione del 1° Maggio, festa di San Giuseppe lavoratore, ha organizzato una serata pubblica dal titolo:
“Lavorare è una vocazione!”, in programma martedì 30 aprile, alle ore 19.00 in Sala Manzoni, a Rimini (via IV Novembre 37, ingresso libero).
“Non ascolteremo qualche esperto, – spiega il ‘tono’ della serata don Pierpaolo Conti, direttore dell’Ufficio per la Pastorale sociale – ma positive testimonianze, racconti di esperienze e di buone pratiche già in atto sul territorio. Siamo tutti chiamati a questa vocazione di riconoscere a tutti, senza ostacoli, la dignità del lavoro e di ogni lavoro”.
Cinque i brevi interventi previsti.
Alvaro Ravaglia, presidente e fondatore (oltre 50 anni fa) della fabbrica di produzione salumi “Golfetta” con sede in Provincia di Ravenna. Attualmente la fabbricazione offre occupazione a circa 300 addetti. Membro dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) intende la fabbrica come una grande famiglia ispirandosi ai valori cristiani della vita, del lavoro e del fare impresa.
Matteo Lessi, riminese, addetto al settore ‘Comunicazione e formazione’ della ‘Teddy spa’.
Claudio Giani, diacono permanente della Diocesi di Rimini e artigiano tipografo-stampatore. Ha condotto per diversi anni un laboratorio al Centro Zavatta delle ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) indirizzato al supporto e formazione delle aziende aperte all’assunzione di ragazzi con disabilità.
Paolo Bianchini, 28 anni, opera in una Cooperativa Sociale specializzata nel riuso e vendita vestiti usati, con particolare attenzione agli inserimenti lavorativi di ragazzi/e.
Samuele Ramberti è un giovane imprenditore della ristorazione. Tramite una cooperativa sociale che si indirizza alla condivisione della cultura del cibo, invia offerte di lavoro alle persone immigrate da altri Paesi.
Dopo le riflessioni dei testimoni sarà possibile condividere con loro un secondo momento più conviviale attorno ad un aperitivo nel giardino della Diocesi.
Mercoledì 1 maggio, alle ore 17, in Basilica Cattedrale, a Rimini, il Vescovo Nicolò invita tutta la Diocesi a pregare il santo Rosario per la Pace, in apertura del mese di maggio, mese tradizionalmente dedicato alla Madonna. Maggio è un tempo in cui si moltiplicano i rosari, sono frequenti i pellegrinaggi ai santuari, si sente più forte il bisogno di preghiere speciali alla Vergine, alcune forme di una devozione popolare molto sentita.
Il Rosario sarà trasmesso giovedì in diretta da IcaroTv (canale 18 digitale terrestre) e da Radio Icaro.
Vescovo Nicolò Anselmi: “Ogni domenica Papa Francesco non dimentica mai di ricordare e invitare tutta la Chiesa Cattolica – per intercessione di Maria – di pregare per la pace nella martoriata Ucraina, in Terra Santa e in tanti altri luoghi del mondo dove purtroppo la guerra continua ad insanguinare la vita di tante persone. Anche nel Regina Coeli recitato a Venezia, il Santo Padre ha espresso preoccupazione per la situazione dei Rohingya e quella ad Haiti dove non si ferma la spirale di violenza che sta mettendo in ginocchio il Paese.
Vogliamo raccogliere l’invito continuo alla preghiera del Papa non solo a livello personale ma anche diocesano in questo mese di maggio tradizionalmente dedicato alla preghiera alla beata Vergine Maria Regina della Pace, protettrice della Chiesa.
Periodo in cui le comunità cristiane, le famiglie, gli istituti di vita consacrata, le associazioni pregano con particolare intensità la preghiera del santo rosario vogliamo iniziare anche a livello diocesano proponendo un Rosario per la Pace alle ore 17 in Cattedrale in cui mediteremo ai piedi Vergine Maria per implorare da lei un aiuto perché i responsabili delle nazioni si fermino, le armi tacciano, si blocchi l’inutile strage di vite, e lo spreco denaro nelle armi e di risorse con le quali si potrebbero eliminare tante altre sofferenze (l’emergenza fame, sanitaria, ecc).
Vogliamo dunque alzare la nostra preghiera alla Madonna perché illumini ciascuno di noi e ci renda – ovunque siamo, in qualsiasi condizione viviamo – operatori di pace, di dialogo, di unità e di perdono, ed ogni conflitto venga eliminato”.
L’invito per questa preghiera è esteso a tutta la Diocesi e non riguarda soltanto la giornata di giovedì, ma a vivere tutto il mese di maggio invocando la Regina della Pace.