HomePoliticaDiritto allo studio. La Regione aumenta gli importi per le borse di studio

L?Emilia-Romagna sempre più attrattiva per i fuori sede


Diritto allo studio. La Regione aumenta gli importi per le borse di studio


20 Giugno 2024 / Redazione

Cresce in Emilia-Romagna l’impegno per garantire il diritto allo studio universitario. Primo passo oggi in Commissione Cultura dell’Assemblea legislativa per la proposta di aggiornamento degli importi delle borse di studio e della soglia di accesso ISEE per il diritto allo studio universitario per l’anno accademico 2024/2025, che ha già ricevuto i pareri favorevoli all’unanimità della Conferenza Regione-Università e della Consulta regionale delle studentesse e degli studenti universitari. Ora toccherà alla Giunta nella prossima seduta di lunedì 24 giugno approvare i criteri in modo che ER.GO possa predisporre i bandi.

Anche quest’anno la Regione conferma il proprio impegno a sostegno del diritto allo studio universitario – sottolinea l’assessora all’Università, Paola Salomoni -. Abbiamo aumentato ancora la soglia ISEE e questo permetterà di ampliare la platea dei beneficiari. Dal 2020 ad oggi le risorse che abbiamo investito per il diritto allo studio universitario sono aumentate da 97 milioni a 163 milioni stimati per il prossimo Anno Accademico. Con la collaborazione degli Atenei, che contribuiscono con un milione di euro, e il voto favorevole e all’unanimità delle studentesse e gli studenti sulla proposta della Regione. I dati, inoltre, confermano che sempre più studenti fuori regione scelgono l’Emilia-Romagna per i loro percorsi di studio. Le borse di studio e altri incentivi a sostegno delle studentesse e degli studenti fuori sede sono la prima leva di attrattività dei talenti che ha questa regione”.

Nel dettaglio, la proposta, che intende continuare a garantire la priorità della totale copertura degli studenti idonei alla borsa di studio e sulla base delle risorse statali che potrebbe essere disponibili, prevede l’aggiornamento degli importi unitari di borsa di studio (7.015,97 euro per studenti fuori sede e per studenti indipendenti, 4.100,05 euro per studenti pendolari, 2.827,64 euro per studenti in sede) e l’incremento della soglia economica di accesso Isee dall’attuale 24.335,11 a 25.000 euro. Rispetto allo scorso anno si stima un aumento del fabbisogno finanziario per le borse di studio di 13,6 milioni di euro.

Confermato anche quest’anno il contributo di un milione di euro da parte delle Università emiliano-romagnole, in misura proporzionale al numero dei beneficiari di borsa di studio iscritti a ciascun Ateneo e della relativa spesa, a testimonianza di come il diritto allo studio sia un valore condiviso tra le istituzioni del territorio.

Nell’anno accademico 2023/2024 in Emilia-Romagna gli studenti idonei sono risultati 27.876, quasi il 3% in più rispetto all’anno precedente. È stata garantita ancora una volta la concessione al 100% degli studenti idonei, con un incremento di spesa pari a 14,7 milioni di euro dovuto principalmente all’aumento degli importi di borsa di studio effettuati in conseguenza del DM di aggiornamento al tasso di inflazione (+8%).

In Emilia-Romagna nell’ultimo decennio si è assistito a un incremento degli idonei di oltre il 47% con oltre 63 milioni di euro di aumento della spesa: un forte investimento che dimostra l’impegno della Regione, anche in collaborazione con gli Atenei, nel garantire il diritto allo studio universitario e concedere un beneficio a tutti gli studenti in possesso dei requisiti di idoneità.

Nel triennio 2021-2023 (dall’A.A. 2020/2021 all’A.A. 2022/2023) l’incremento è stato di 37,9 milioni di euro di spesa per la concessione dei benefici determinato prioritariamente dall’aumento del numero di studenti fuori sede e dall’aumento degli importi di borsa e delle relative maggiorazioni, oltre all’aggiornamento delle soglie economiche di accesso come previsto dal PNRR a partire dal 2022.

Per il prossimo anno accademico 2024/2025 il MUR ha previsto, su richiesta delle Regioni, oltre ai 250 mln annui stanziati a partire dal 2022, anno di avvio delle disposizioni PNRR, ulteriori 288 mln di euro di PNRR – di cui il 40% sarà destinato al Sud.