Il 6 agosto 2021 Giuseppe Conte veniva eletto Presidente del Movimento 5 Stelle con una votazione on-line. Elezione contestata da una parte di attivisti e sospesa dal Tribunale di Napoli. Il 27 marzo 2022 il voto on-line lo confermò Presidente e a giugno il Tribunale di Napoli respinse il ricorso. Da allora, con la sua Presidenza, molte cose sono cambiate in casa 5 Stelle. Finiti i vaffa… (o V-Day), chiusi i meetup (i gruppi di aderenti), poche ingerenze del garante Beppe Grillo, avviata una strutturazione dell’organizzazione a livello territoriale con la nomina fiduciaria di coordinatori provinciali.
E’ così che Mariano Gennari, ex Sindaco di Cattolica, il 18 marzo 2023 è stato nominato da Conte nuovo coordinatore del Movimento 5 stelle di Rimini. La sua nomina fu presentata alla stampa alla presenza dei referenti regionali, Marco Croatti (per la Romagna) e Gabriele Lanzi (per l’Emilia).
Difficile comunque capire quale sia la linea politica del Movimento, ieri come oggi, difficile poter dire se sono di destra, se sono di sinistra, se sono populisti. E comunque sono per numero di voti il terzo partito italiano, dopo Fratelli d’Italia e il Partito Democratico: a livello nazionale alle elezioni europee del 2019 ottennero il 17,07% dei voti, alle politiche del 2022 il 15,43% alla Camera e il 15,56% al Senato.
Il PD, in particolare da quando Elly Schlein è diventata segretaria generale, con i 5 Stelle ha tentato in ogni modo di costruire un percorso comune, progettuale ed elettorale, di opposizione al governo di destra della Giorgia Meloni. Assieme hanno condiviso la battaglia per il salario minimo, assieme stanno lavorando per una piattaforma comune sulla sanità, assieme stanno provando a costruire nelle diverse realtà territoriali che andranno al voto nella prossima primavera alleanze elettorali su candidati Sindaci o Presidenti di Regione comuni (ma su questo i risultati sono ancora in molte realtà lontani). Persistono però profonde divisioni in tema di politica estera, di politica industriale, di visione istituzionale.
La nomina dei coordinatori provinciali è stata importante perché tale funzione sarà decisiva soprattutto adesso che saranno i gruppi territoriali ad assumere una posizione centrale per l’attività politica del Movimento 5 Stelle. Per costituire un gruppo territoriale ci devono essere almeno 30 aderenti. Nel Riminese è stato costituito il gruppo di Rimini, e sono in fase di partenza i gruppi di Cattolica e Riccione. Le iscrizioni possono essere fatte, come per il passato, solo on-line, sul sito del M5S.
Sarà Gennari il responsabile delle scelte politiche, e delle alleanze, dei 5 Stelle nel Riminese e della composizione delle liste e degli eventuali candidati del Movimento nelle liste civiche. I colloqui con Filippo Sacchetti, Segretario del PD provinciale, ci ha dichiarato Gennari, sono positivi, il dialogo è serio e serrato. Nelle prossime settimane proveranno a stringere, tenendo conto che in Romagna (in particolare a Ravenna e a Faenza) l’alleanza nei Comuni sta funzionando. Sarà determinante per l’orientamento che assumeranno i 5 Stelle nelle elezioni amministrative l’assemblea straordinaria di tutti gli iscritti, attivisti e simpatizzanti del M5S della Regione Emilia-Romagna al PalaCattani di Faenza sabato 3 febbraio. L’invito all’incontro dice: “Sarà un momento fondamentale per discutere e dare forma al nostro percorso verso il futuro”. Ci saranno Giuseppe Conte, i due coordinatori regionali, quelli provinciali ed i rappresentanti dei gruppi territoriali.
Oggi consiglieri comunali dei 5 Stelle sono presenti a Bellaria, Cattolica, San Clemente e Montescudo-Monte Colombo. La scelta, sbagliata, alle elezioni comunali di Rimini del 2022 di sostenere la lista di Gloria Lisi li ha privati ancora una volta di una rappresentanza in Consiglio. Il sen. Croatti sulla propria pagina fb commentava così l’esito elettorale di Rimini: “Il risultato di Rimini non è in linea con le nostre ambizioni. Dobbiamo dialogare meglio con il territorio e grazie al lavoro fatto insieme a Gloria queste settimane, i segnali sono molto incoraggianti. Il nuovo corso del Movimento 5 Stelle è iniziato da poche settimane ed ha una traiettoria che passa dal campo progressista. Ci sono enormi potenzialità e aspettative della gente per il futuro. Noi abbiamo grandi responsabilità e vogliamo continuare al più presto a lavorare sui temi utili alla nostra città”.
Forse è anche da queste riflessioni che nascono, alla fine del 2023, le considerazioni che Croatti fa per il 2024 sempre sulla sua pagina fb, su cui è molto attivo: “Il 2023 è stato certamente un anno complicato. È stato un anno in cui le nostre famiglie hanno sofferto per le politiche di un governo che ha acuito le disuguaglianze, che ha cancellato il reddito di cittadinanza, che si è rifiutato di introdurre il salario minimo, che ha tagliato su scuola, sanità pubblica, pensioni. E che non ha fatto nulla per le centinaia di migliaia di famiglie schiacciate dall’aumento dei mutui e per quelle duramente colpite dall’inflazione e dalla diminuzione del loro potere d’acquisto. Ma è anche stato un anno con un termine protagonista dei nostri pensieri e delle nostre azioni, che ci ha dato forza ed energia per guardare avanti con ottimismo: RICOSTRUZIONE. Un termine che incrocia molti aspetti. Ricostruzione come quella per cui tantissimi giovani si sono spesi per la Romagna spalando per settimane nel fango, in una dimostrazione di altruistico entusiasmo che ha contagiato tutti e ci fa capire che il futuro del Paese è in ottime mani.
Ricostruzione come quella che desideriamo per il nostro Paese contro le macerie sociali create dalle destre. E in questo senso sono certo che questa maggioranza sarà attesa da mesi in cui i cittadini, soprattutto quelli disillusi che li hanno votati, cominceranno a farsi sentire con forza per protestare; saremo pronti a raccontare e spiegare la nostra visione per un Paese diverso.
E ricostruzione dal basso è quella del nuovo corso del M5S con un 2023 che è stato fondamentale per gettare le basi della nostra riorganizzazione territoriale, con tantissimi gruppi nati per dare forza alle nostre battaglie nelle città ed essere più vicini ai cittadini.
Sarà un 2024 in cui porteremo avanti ovunque le nostre sfide di sempre: per l’ambiente e la transizione, la lotta contro la corruzione, la difesa degli ultimi per una società più giusta. Con alcuni appuntamenti elettorali importanti come le europee e le amministrative in tante città. Quindi avanti tutta, ci aspettano grandi ed entusiasmanti battaglie per costruire il futuro che sognano”.
Il coordinatore regionale Croatti e il coordinatore provinciale Gennari confermano entrambi la volontà di ricercare un dialogo con il PD nei Comuni per la costruzione di una alleanza progressista. Aspettano però la “benedizione” di Conte ai primi di febbraio nell’Assemblea del M5S a Faenza. Gennari ci ha confermato che il lavoro con il PD si sta concentrando soprattutto sui centri maggiori fra quelli che andranno alle elezioni: Bellaria-Igea Marina, Misano Adriatico, San Giovanni in Marignano, Santarcangelo di Romagna. Qui si tratterà di trovare i candidati migliori per vincere, assieme.
A rafforzare questa volontà di collaborazione in Regione è stato anche l’ingresso poche settimane fa della riminese Giulia Sarti, ex deputata 5 Stelle, nella Giunta di Bologna voluto dal Sindaco Matteo Lepore, dopo il passaggio dei due consiglieri eletti del M5S al PD.
Come dice un proverbio popolare: se son rose fioriranno. Ma gli italiani che sperano di sconfiggere le destre hanno bisogno di questa volontà di unità. La speranza è dunque che questo sia recepito, a tutti i livelli, dai dirigenti politici dei due grandi partiti.
Paolo Zaghini