Due milioni trattabili e l’avvocato di Walla Walla si compra il castello di Serravalle
4 Febbraio 2024 / Lia Celi
C’è televendita e televendita. Quelle che passano sul mio televisore mi propongono materassi ergonomici, tapparelle mirabolanti, poltrone ultra-rilassanti con sconti pazzeschi “solo per questo mese”, prima rata l’anno prossimo e un servizio di porcellana in omaggio, chiama ora! Sui teleschermi americani invece può capitare di imbattersi nell’offerta di un castello medievale con annesso borgo, incastonato in un verde paesaggio italiano, a soli due milioni di dollari, per di più negoziabili. E se sei un avvocato in pensione di Walla Walla, nello stato di Washington, alzi il telefono e chiami. Che avvocato americano sei, se a 67 anni non puoi scucire senza battere ciglio due milioni di dollari e infischiartene se per raggiungere la tua seconda casa ci vorrà ogni volta un volo transoceanico? E così oggi i signori del castello Boccadiferro di Serravalle, in Valsamoggia, sono mr. e mrs. Steven Allen Hill, che a quanto pare sono già venuti a prendere possesso del feudo e a conoscere i villici per quanto possibile, non conoscendo i nuovi castellani nemmeno una parola di italiano.
Non sappiamo se a suo tempo l’agente immobiliare ha riferito ai due americani la sinistra leggenda che circonda il castello, dove nelle notti di maggio apparirebbero i fantasmi delle dodici mogli uccise da un Boccadiferro emulo del più celebre Barbablù, e nel caso, se la notizia ha influito sulle trattative. Il fatto che l’edificio fosse in vendita da quattro anni a quel prezzo stracciato senza che si fossero profilati altri clienti, e che i proprietari pur di sbarazzarsene in fretta ci abbiano lasciato buona parte del mobilio, fa pensare che la diceria abbia qualche fondamento. Ma chi ha letto il Fantasma di Canterville, il famoso racconto di Oscar Wilde, sa bene che sono i vecchi e arretrati spettri europei a dover temere i pragmatici e organizzatissimi yankee, e non il contrario. Immaginiamo già le dodici mogli costrette a fare yoga posturale sotto la guida della signora Allen Hill, mentre il marito mette in lavatrice i loro lenzuoli insanguinati e ingialliti dai secoli, con un’abbondante dose di Tide Ultra Oxy contro le macchie resistenti ai secoli.
Confesso di essere stata attirata dalla notizia sul Resto del Carlino perché leggendo “castello di Serravalle” ho creduto si trattasse dell’omonima località sanmarinese. Che gli americani si comprassero uno dei castelli del Titano sarebbe stato effettivamente uno scoop epocale. Magari poi si compravano anche gli altri e l’antica terra della libertà diventava il cinquantunesimo stato dell’Unione. Ma due milioni di dollari (cioè meno di due milioni di euro) erano veramente una miseria, e i sanmarinesi non sono gente che si butta via così. E meno male che i signori Allen Hill non amano il mare, perché se avessero voluto comprarsi un buen retiro a Rimini con due milioni scarsi si sarebbero dovuti accontentare di molto meno: una villetta, nemmeno troppo signorile, bisognosa di qualche lavoro di ristrutturazione, e sicuramente senza piscina. Anche senza fantasmi, però, per quanto certi vicini di casa possano risultare ancora più fastidiosi.
Non c’è dubbio che l’avvocato di Walla Walla acquistando il castello nel Bolognese abbia impiegato i suoi dollari nel modo più vantaggioso. E non solo dal punto di vista immobiliare. Forse il facoltoso pensionato non ha molta voglia di trascorrere i prossimi quattro anni in un’America in cui si profila il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, e si è procurato tempestivamente un rifugio sicuro in uno dei più prosperi e sicuri angoli della vecchia Europa. I Boccadiferro, gli antichi signori del castello di Serravalle, erano sicuramente brutali, prepotenti e non particolarmente tolleranti con le mogli. Ma fortunatamente si sono tolti dalle scatole da secoli e, a differenza di Trump, nessuno li rimpiange tanto di rivolerli al potere.
Lia Celi