Home___aperturaE Zvanì va in tv: dall’autunno le riprese del film Rai su Giovanni Pascoli

Il regista Giuseppe Piccioni a Santarcangelo per i sopralluoghi: "Resta modernissimo come uomo e come poeta, non a caso ispira anche i rapper"


E Zvanì va in tv: dall’autunno le riprese del film Rai su Giovanni Pascoli


1 Agosto 2024 / Nunzio Festa

Il regista Giuseppe Piccioni è al lavoro in Romagna per girare un film su Giovanni Pascoli. Il progetto sarà realizzato quest’anno, con le riprese che inizieranno in autunno. In questi giorni il 71enne regista ascolano sta girando parecchio per l’entroterra romagnolo intorno a San Mauro Pascoli.

Piccioni un si è dedicato a un progetto originale, visto che ben poco esiste sul grande poeta romagnolo, portando sul piccolo schermo una sceneggiatura firmata da Sandro Petraglia. Il lavoro è prodotto da Rai Fiction, MeMo Films di Francesco Melzi d’Eril e GB Film di Donatella Botti, e dalla Rai sarà poi trasmesso.

A maggio scorso Piccioni, insieme ai rappresentanti della casa cinematografica ed ai membri della troupe cinematografica aveva già visitato i luoghi pascoliani in cerca di location.

Giuseppe Piccioni

Giuseppe Piccioni ha all’attivo 11 film, e dal 1987 ha diretto e lavorato con attori del calibro di Margherita Buy, Silvio Orlando, Riccardo Scamarcio, Valeria Golino, Valerio Mastrandrea, Luigi Lo Cascio; con “Fuori dal mondo”, per esempio, pellicola con protagonisti Buy e Orlando, ha ottenuto ben 5 David di Donatello; l’ultimo successo, invece, è datato 2022: “L’ombra del giorno”, con Scamarcio e Benedetta Porcaroli è diventato uno dei film tra i più apprezzati fra quelli caricati su Netflix.

Abbiamo incontrato il regista mentre si trovava in visita a Santarcangelo di Romagna, il paese dei pazzi e dei poeti, della scuola di Baldini, Pedretti, Guerra, Rocchi, Teodorani e del Festival dei Teatri, proprio a qualche passo dal Lavatoio Teatro, in una pausa dei sopralluoghi lungo l’ascesa che porta alla Piazzetta delle Monache.

Perché questa opera e perché raccontare un poeta come Pascoli, quando tra l’altro la poesia sembra finita ai margini dell’attenzine mediatica?

“Sebbene io avessi già parlato molti anni fa con il produttore di un mio interesse e della mia curiosità su Pascoli, prevedendo che un giorno saremmo approdati ad una sceneggiatura, per la prima volta questa non é mia, ma di un affermato sceneggiatore di cinema e di fiction. In fondo c’è qualcosa nell’aria che fa pensare a Pascoli, che fra i poeti forse è uno di quelli più amati ma anche, paradossalmente, meno studiati. Forse perché secondo il clichè Pascoli sarebbe troppo legato a visioni molto sentimentali e non conosciuto dal pubblico giovane. Salvo poi scoprire che un rapper famoso, Rancore, ha scritto un brano titolandolo ’10 agosto’. Che Satta ed i Tetes de bois lo adorano e lo fanno rivivere nella loro opera. Quindi  Pascoli è un autore moderno, con versi che ci riportano ad un periodo storico moderno, un’epoca che fu anche un crocevia della nostra storia. Erano insomma anni tumultuosi, di fermento industriale ed artistico. In quel tempo ci si affaccia al futuro, da poco è nato per esempio il cinema, e si prefigura un futuro migliore. Eppure arriveranno la Prima guerra mondiale ed il fascismo. Dunque è giusto ed importante mostrarci un Giovanni Pascoli meno noto. Che fu uomo di luci ed ombre. E capace di descriverci e trasfigurare in versi lo spazio ed il tempo. Il film racconta anche le vicende personali, come la scelta di vivere con le sorelle. Ricordandoci che continuò a scrivere anche nei momenti più difficili. Scrisse per tutta la vita. Nonostante tutto. Mai smise di scrivere e sognare, sempre e comunque tenendo presente un’istanza di giustizia e di altruismo. In vita non ebbe tutto quello che meritava. Ma con la sua morte è entrato nel comune sentire del Paese. Nel film racconteremo la scena del treno speciale con la camera ardente allestita al suo interno. Atteso da migliaia di persone”.

Giovanni Pascoli con le sorelle Ida e Maria, nel 1885

Ha trovato un luogo del cuore visitando queste terre?

“Mi sono trovato un po’ a casa, più vicino ad ogni elemento naturale e ambientale in genere. Mi emoziona guardare le cime dei pioppi. Mi piacerebbe finire dicendo che è come si ci fosse nell’aria interesse risvegliato per Pascoli. Il film andrà sul piccolo schermo, certo. Ma ci piace coltivare l’idea di portarlo anche nei cinema e nei festival cinematografici”.

Inizierete a girare in autunno, per finire in che periodo?

“Adesso continueremo a raccogliere suggestioni, per perfezionare e limare l’opera. A fine settembre inizieremo a girare a San Mauro Pascoli”.
Ci può dire qualcosa su attrici e attori impegnati?

“Nel film il giovane Pascoli sarà interpretato da Federico Cesari, protagonista della fortunata serie ‘Tutto chiede salvezza’, Benedetta Porcaroli sarà la sorella Mariù e Liliana Bottone la sorella Ida”.

Ha qualche idea per il titolo?

“Ci piace ricordare il nome che gli davano da giovanissimo in dialetto. Ed il titolo sarà proprio Zvanì.

Nunzio Festa