Home___primopianoEconomia Romagna “orientata al ribasso”, pesano alluvione e frenata a livello nazionale

Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad commenta i dati della Camera di Commercio: "Quadro solido ma con luci ed ombre, fase di transizione senza precedenti"


Economia Romagna “orientata al ribasso”, pesano alluvione e frenata a livello nazionale


19 Dicembre 2023 / Redazione

 In Romagna e in particolare nel territorio di Forlì-Cesena e Rimini, i numeri mostrano che il sistema economico-produttivo “sta vivendo una fase complessa, contrassegnata da segnali di rallentamento più accentuati nelle aree colpite dall’alluvione di maggio”. I dati per il 2023 “sono in terreno positivo, ma orientate al ribasso rispetto a quelle precedenti e stimano un incremento annuo inferiore al dato regionale e nazionale, aumento confermato anche nel 2024, con una variazione percentuale simile”.

Lo dice Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna oggi alla conferenza stampa per fare il punto sull’economia del territorio nell’anno che volge al termine. In questa fase di rallentamento, aggiunge Battistini, “ritengo che la risposta non possa essere la riduzione degli investimenti, ma, al contrario, le imprese più avvedute possono concentrarsi sulle strategie per rafforzare la propria posizione sui mercati dopo un triennio di crescita impetuosa”.

E quindi programmare investimenti in innovazione (tecnologie digitali, big data, Ai, sostenibilità energetica), “che migliorano la produttività”. Un tema “sul quale la Camera è fortemente impegnata con iniziative e progetti, anche in collaborazione anche con altre Istituzioni, per supportare lo sviluppo di imprese e territorio”. In base alle ultime previsioni Prometeia (di ottobre), infatti, a fronte di un 2022 archiviato con un incremento tendenziale del 4,4%, per il 2023 si stima una crescita annua del valore aggiunto (a prezzi base e costanti) pari allo 0,4% (+0,8% Emilia-Romagna, +0,8% Italia), in calo rispetto a quanto previsto negli scenari precedenti (+0,9%, luglio scorso)

A livello settoriale, tra le due stime (ottobre e luglio) si registrano poche differenze per l’Agricoltura (-4,9%, rispetto al -5,1% precedente) e l’Industria (-3,3%, -3,5% in precedenza); qualche differenza, seppur lieve, si riscontra per i Servizi (+1,6%, dal +1,9%) mentre lo scostamento vero e proprio riguarda le Costruzioni (+1,0%, rispetto al +5,4% stimato in precedenza).

Per il 2024 si conferma l’aumento del valore aggiunto che, sulla base delle ultime stime, dovrebbe segnare una variazione annua sempre del +0,4% (+0,5% in Emilia-Romagna, +0,3% in Italia). Per Marco Maria Mattei, direttore della Sede di Rimini del Dipartimento di Scienze Aziendali e vicepresidente di Sede della Scuola di Economia e Management, “sicuramente il tessuto economico della Romagna è solido e mostra un trend storico di lungo periodo positivo.

In dieci anni il fatturato aggregato delle società di capitali, a valori corretti per l’inflazione, è passato da 32,7 miliardi di euro del 2013 a 45 miliardi del 2022”. Nello stesso arco temporale è aumentata la capitalizzazione delle imprese romagnole (i patrimoni netti aggregati a valori correnti aumentano da 16 miliardi del 2013 a 23,2 del 2022) mentre si sono significativamente ridotte le passività (da 56 miliardi a 37,4). Ora “sostenibilità, intelligenza artificiale e calo demografico sono le sfide del nostro presente e del prossimo futuro, che obbligheranno le imprese a cambiamenti radicali. La dimensione aziendale diviene quindi una variabile nuovamente critica, perché sarà sempre più indispensabile essere sufficientemente grandi da poter sperimentare modelli innovativi e sopportare il costo delle inevitabili sperimentazioni sbagliate”.

 

Dal canto suo, il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad ritiene che il report presenti dati speculari per le province di Rimini e Forlì-Cesena, nel senso che, al di là delle naturali differenziazioni dovute alle caratteristiche sociali ed economiche dei territori, il dato complessivo “è composto di luci e ombre”. Però, aggiunge, “è il quadro nazionale e internazionale ad essere completamente in chiaroscuro a causa di una fase di transizione come quella attuale che, dopo la pandemia, ha pochi precedenti negli ultimi due secoli”.

In questo contesto, “considero il quadro per il nostro territorio sostanzialmente di tenuta, a partire ad esempio dal settore turistico, con una crescita di arrivi e presenze turistiche nel 2023 in provincia di Rimini, pur in presenza di un sensibile rallentamento all’indomani della drammatica alluvione di maggio che ha avuto pesanti ripercussioni in quel mese e nei due successivi sulle prenotazioni alberghiere”.

Sadegholvaad ricorda poi che a livello turistico c’è stata la crescita di quello estero e che “alimentare questo segmento significa ancora una volta, parlare di aeroporti. Così come dobbiamo continuare ad investire e a credere sul fieristico e congressuale, alla luce dei dati da record che ci sta consegnando Ieg”.

(Agenzia Dire)

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