Elezioni Emilia-Romagna, Ugolini: “Sì allo Ius scholae” ma la Lega la stoppa
7 Ottobre 2024 / Redazione
Dieci anni di scuola, “se ben fatti”, sono “sufficienti per far diventare un ragazzo un cittadino a tutti gli effetti”. Ne è convinta Elena Ugolini, la riminese candidata civica del centrodestra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, che questa mattina a margine di una conferenza stampa a Bologna commenta la proposta dello Ius Scholae lanciata dal leader di Forza Italia, Antonio Tajani. “Penso che la scuola sia un luogo di integrazione- afferma Ugolini– che 10 anni di scuola siano sufficienti, se ben fatti, per far diventare un ragazzo un cittadino a tutti gli effetti, un cittadino capace di dire noi, all’interno della nostra tradizione, nel rispetto della nostra Costituzione e nella padronanza della nostra lingua. A volte- aggiunge la preside- neanche i nostri ragazzi fanno questo percorso”. Non chiude all’idea anche il suo avversario, il candidato del centrosinistra Michele de Pascale, ospite questa mattina ad Agorà. “Io sono per lo Ius Soli- mette in chiaro- sono convinto che chi nasce in Italia è italiano. Ma penso che tutte le opposizioni debbano dire che se Tajani fa sul serio, allora Forza Italia porti la proposta in Parlamento e verrà votata. Perchè se anche solo un ragazzo o una ragazza ne può trarre beneficio, è nostro dovere migliorare le condizioni di ogni singolo ragazzo che vive in Italia”, sostiene de Pascale.
Il dibattito sullo Ius scholae “riguarda il Parlamento. Non la Regione. Non facciamoci distrarre”. Suonano come un richiamo in piena regola le parole di Matteo Rancan, capogruppo della Lega in Regione Emilia-Romagna e segretario del Carroccio in Emilia, intervenendo così sul tema che sta creando non poche tensioni all’interno del centrodestra al Governo. E su cui oggi si è schierata la stessa candidata civica della coalizione Elena UGOLINI. Il leghista ci tiene però a tirare il freno. “Partendo dal presupposto che la posizione della Lega su temi come l’immigrazione e lo ius scholae è ormai ben chiara e consolidata- avverte Rancan- mi preme sottolineare come il tema della cittadinanza sia una questione di competenza del Parlamento, non della Regione”. In Emilia-Romagna, ammonisce quindi il capogruppo, come Lega “in questa campagna elettorale preferiamo concentrarci su ciò che possiamo fare per migliorare concretamente la vita dei cittadini: dal potenziamento della sanità al miglioramento delle infrastrutture territoriali, dal sostegno alla montagna fino all’aiuto delle persone più fragili”. Detto in altri termini, sferza Rancan, “credo sia importante non farsi distrarre da dibattiti su cui non abbiamo competenza diretta. Il nostro impegno è lavorare su temi che toccano da vicino la quotidianità dei cittadini e dare risposte concrete”.
(Agenzia DIRE)