Home___primopianoEmma Petitti e le prossime regionali: “le cose fatte e le proposte per la prossima legislatura”

Grande partecipazione a Rimini Terme per l'avvio della campagna elettorale


Emma Petitti e le prossime regionali: “le cose fatte e le proposte per la prossima legislatura”


31 Luglio 2024 / Redazione

Grande partecipazione (oltre trecento) all’iniziativa su invito di Emma Petitti presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e candidata alle prossime elezioni regionali del 17-18 novembre, sulla spiaggia di Rimini Terme a Miramare

Una presenza fatta di tanti amministratori del territorio. Sono intervenuti dopo Emma Petitti i sindaci Ronny Raggini di Poggio Torriana, Mirna Cecchini sindaca di San Clemente, Chiara Bellini vicesindaca del Comune di Rimini, Franca Foronchi sindaca di Cattolica, Michela Bertuccioli sindaca di San Giovanni in Marignano, Riziero Santi sindaco di Gemmano

Tanti gli amministratori, i dirigenti ed iscritti del Pd, simpatizzanti del centrosinistra riminese. Presente il segretario Filippo Sacchetti, gli assessori comunali riminesi Mattia Morolli, Roberta Frisoni e Yuri Magrini. Hanno partecipato l’ex sindaco di Rimini Giuseppe Chicchi, Nando Fabbri ex presidente della provincia, Stefano Pivato ex rettore università di Urbino.

L’incontro è servito ad Emma Petitti per evidenziare le cose fatte in questi cinque anni ma soprattutto per indicare alcuni punti fondamentali per il territorio riminese da portare in regione nella prossima legislatura.

Emma Petitti ha ricordato gli anni, non semplici che ci siamo lasciati alle spalle:

  • La pandemia del Covid
  • La guerra in Ucraina
  • I disastri ambientali
  • Diritti e legalità

Un lavoro importante alla guida dell’assemblea legislativa ricorda Petitti, cercando garantire pluralismo nel dibattito e certezza nelle decisioni.

Ora le nuove sfide ad iniziare dall’Intelligenza Artificiale che può migliorare la pubblica amministrazione nel ridurre la burocrazia e rendere più efficaci le leggi.

L’obiettivo primario è, ha continuato la Presidente, tenere insieme i territori e la società. Un ruolo deciso del capoluogo di Regione con l’affermazione di un reale policentrismo sui territori. Con questa legislatura si chiude un ciclo che nonostante il terremoto, il covid l’emergenza climatica con l’alluvione ha migliorato la vita dei cittadini emiliano romagnoli con un aumento dell’occupazione e la crescita del Pil.

Emma Petitti ha dedicato l’ultima parte del suo intervento guardando al futuro della prossima legislatura che vedrà il cambio del presidente con la candidatura di Michele De Pascale.

Particolare importanza ha dato al problema delle infrastrutture, da un nuovo ed efficace sistema aeroportuale regionale, all’alta velocità, al sistema dei trasporti di area vasta della Romagna.

Il turismo deve ritornare al centro delle politiche regionali con un progetto che riguardi la riqualificazione alberghiera e una nuova lettura per la riqualificazione delle colonie presenti sulla costa.

Emma Petitti ha chiesto un intervento da parte del Governo per le concessioni demaniali coerente con le direttive europee.

All’attenzione delle priorità di Emma Petitti vi è il problema della casa. Un’emergenza vera e propria che riguarda famiglie, lavoratori stagionali, studenti. Più investimenti nelle abitazioni per famiglie e studenti a basso reddito e una regolamentazione degli affitti brevi.

L’ultima parte dell’intervento della Petitti è stato dedicato al lavoro (attuazione del patto “Lavoro Clima”) alle donne (occupazione, diritti, violenza di genere) e alle risorse finanziarie per il territorio.

Un’attenzione particolare alla sanità: “sarà la sfida principale come ha detto De Pascale”. Servizi territoriali, liste di attesa qualità degli ospedali i temi principali.

Emma Petitti ha anche ricordato il buon lavoro che sta facendo la segretaria nazionale del Pd Elly Schelein: Diritti sociali, diritti civili, sanità pubblica referendum contro l’autonomia differenziata.

Dopo l’intervento di Emma Petitti e dei sindaci sono intervenuti anche, Giada Lami rete donne e Emanuele bianchi dei Giovani Democratici.