HomeCronacaEsercito, Strade sicure: cambio al comando del Raggruppamento “Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche”

Al colonnello Saturnino subentra il parigrado Silenzi, il bilancio delle attività nel 2024


Esercito, Strade sicure: cambio al comando del Raggruppamento “Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche”


19 Dicembre 2024 / Redazione

Ha avuto luogo presso la caserma “Ciarpaglini” di Budrio (BO), sede del 6° Reggimento Logistico di Supporto Generale, l’avvicendamento al comando del Raggruppamento “Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche” tra il Colonnello Pietro Giorgio Saturnino, cedente, ed il parigrado, Marco Silenzi.

L’avvicendamento al comando è stato ufficializzato dal Comandante delle Forze Operative Nord, Generale di Corpo d’Armata Maurizio Riccò, alle cui dipendenze il nuovo Comandante del Raggruppamento opererà nella rispettiva area di competenza.

Nel corso dell’evento, il Col. Saturnino ha evidenziato l’impegno e la determinazione profusi dal suo personale, ben rappresentati dai risultati dall’inizio dell’anno, con 19.500 soggetti identificati, di cui 121 posti in stato di fermo, denunciati o arrestati. Dagli accertamenti effettuati è, inoltre, scaturito il sequestro di 37 armi, 4 veicoli e di oltre 450 gr. di sostanze stupefacenti.

Di particolare rilievo, infine, l’individuazione di due presunti omicidi, prontamente assicurati alla Forze di Polizia a poche ore dalla consumazione del crimine.

“Dati che confermano la professionalità, la tempestività di rischieramento e di intervento delle unità dell’Esercito Italiano, impiegate ininterrottamente sul territorio nazionale nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure” dal 4 agosto 2008, in virtù della Legge n. 125 del 24 luglio del 2008”, si sottolinea.

Il Col. Silenzi assume il comando dei 500 militari del Raggruppamento, che attualmente operano, in supporto delle Forze dell’Ordine, nelle “piazze” di Bologna, Modena, Ferrara, Piacenza, Parma, Rimini, Firenze, Prato, Grosseto, Livorno, Pisa, Siena, Perugia (Assisi) e Ancona, con il compito di vigilare siti istituzionali, luoghi artistici, aeroporti, stazioni ferroviarie, luoghi di culto e di interesse religioso.