HomeCronaca+Europa: iniziata a Rimini la visita ai penitenziari italiani

Durante il sopralluogo, è emerso che la struttura, sebbene funzionante, necessita di interventi manutentivi


+Europa: iniziata a Rimini la visita ai penitenziari italiani


27 Agosto 2024 / Redazione

Oggi si è svolta la visita alla Casa Circondariale di Rimini, tappa dell’iniziativa di +Europa atta a constatare lo state delle carceri su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di valutare le condizioni della struttura, il benessere dei detenuti e il lavoro del personale penitenziario. La visita ha fornito l’opportunità di esaminare da vicino le dinamiche operative all’interno dell’istituto e di dialogare con i principali attori coinvolti.

Durante il sopralluogo, è emerso che la struttura, sebbene funzionante, necessita di interventi manutentivi per garantire standard adeguati. Si è rilevata l’urgenza di aggiornare gli impianti tecnici e di migliorare gli spazi comuni, come le aree ricreative e i laboratori destinati alle attività dei detenuti.
La vera criticità consiste nella 1.a sezione, la più vecchia e le cui condizioni non rientrano nelle condizioni minime sanitarie secondo l’Ausl (sanitari e vano cucina nella stessa stanza il cui il vano finestra dà nel dormitorio e non all’esterno, condizioni delle docce non conformi)

Un momento centrale della visita è stato l’incontro con alcuni detenuti, i quali hanno espresso la necessità di maggiori opportunità formative e lavorative (mezzi pubblici non garantiti e non regolari) oltre che inaccettabili ritardi burocratici per quel che riguarda i trasferimenti e le scarcerazioni.

Il personale penitenziario e educativo ha evidenziato alcune criticità legate alla carenza di organico e alla necessità di una formazione continua. È stato riconosciuto il loro impegno nel garantire la sicurezza e il sostegno ai detenuti, ma è chiaro che servono ulteriori investimenti nelle risorse umane per ottimizzare il funzionamento della struttura.

 

La visita ha messo in luce l’importanza di rafforzare la collaborazione tra la Casa Circondariale e le istituzioni fatti specie con il ministero e il governo, al fine di sviluppare programmi che facilitino il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti e consentano un minore sovraffollamento dove la detenzione non risulta necessaria.

L’iniziativa a sostegno delle proposte depositate in parlamento da +Europa per la riforma del carcere, dall’istituzione delle Case di Reinserimento sociale al diritto alla vita affettiva per i detenuti fino ai necessari interventi di depenalizzazione dei reati di lieve entità.