Home___aperturaEvasione fiscale a Rimini, Guardia di Finanza sequestra beni per 5 milioni

Sei soggetti indagati per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte


Evasione fiscale a Rimini, Guardia di Finanza sequestra beni per 5 milioni


14 Luglio 2023 / Redazione

I finanzieri del Comando Provinciale di Rimini, nell’ambito di un’attività di indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un Decreto di sequestro preventivo nei confronti di 6 soggetti, indagati per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, cautelando il complesso aziendale di 6 società, una delle quali proprietaria di un’azienda alberghiera, compresi i saldi attivi sui conti correnti, quota parte di quote sociali di un’ulteriore società, un terreno ed un fabbricato a Rimini per un valore complessivo stimato che sfiora i 5 milioni e 270 mila euro.

L’attività si è posta sin da subito l’obiettivo di contrastare le condotte di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte di cui all’art. 11 del D. Lgs. n. 74/2000, che possono sfuggire agli ordinari presidi anti-evasione.

In tale cornice, l’attenzione investigativa è stata indirizzata su un uomo, che aveva maturato nei confronti dell’Erario un debito di oltre 3 milioni e mezzo oltre ad interessi e sanzioni, nei cui confronti erano stati acquisiti elementi che lo facevano ritenere l’effettivo dominus delle quote di una società con sede in Rimini proprietaria di un’azienda alberghiera.

I successivi approfondimenti investigativi degli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Rimini hanno portato all’acquisizione di elementi che, in ipotesi d’accusa, portano a ritenere che il soggetto – al fine di sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi, ovvero di interessi o sanzioni amministrative relativi a dette imposte, per rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva – abbia fittiziamente intestato a vari prestanomi gli assets societari e gli immobili che, oggi, sono stati sequestrati su disposizione del Giudice Per Le Indagini Preliminari, in accoglimento della richiesta della Procura della Repubblica.

Inoltre, considerata la discrepanza tra i beni e le altre utilità di cui il soggetto, per interposta persona, è risultato essere titolare o avere la disponibilità a qualsiasi titolo, in valore sproporzionato al reddito, sui medesimi beni è stato disposto anche un ulteriore provvedimento di sequestro preventivo funzionale alla confisca, di cui all’art. 240 bis c.p., in relazione all’art. 12 ter della normativa penale tributaria.

L’attività di servizio, finalizzata ad incidere sulle diverse forme di illegalità che colpiscono il Distretto turistico ricettivo della costa emiliano – romagnola mettendone in pericolo la stabilità e lo sviluppo, tra cui, in particolare, l’evasione fiscale, testimonia ancora una volta l’elevata attenzione della Guardia di Finanza e della Procura della Repubblica che continua a essere rivolta all’individuazione e alla conseguente aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie illecitamente accumulati, allo scopo di arginare l’inquinamento del mercato e della sana imprenditoria, con l’intento di ripristinare adeguati livelli di legalità, trasparenza e sicurezza pubblica.