Home___aperturaEx Questura demolita e area riqualificata: c’è l’accordo fra Comune di Rimini e ASI

Mercoledì in commissione la proposta di delibera, ecco le modifiche rispetto alle richieste iniziali della proprietà


Ex Questura demolita e area riqualificata: c’è l’accordo fra Comune di Rimini e ASI


22 Giugno 2024 / Redazione

Arriva la proposta di accordo del Cmune di Rimini con ASI per la riqualificazione dell’area dell’ex questura: sarà discussa mercoledì in Commissione.

“Fino a pochi mesi fa – commenta a margine il sindaco Jamil Sadegholvaad – pochi avrebbero immaginato di poterci ritrovare a fine giugno a discutere di una proposta di accordo con Asi e quindi della possibilità di arrivare già quest’estate all’inizio delle opere di demolizione dell’ex questura. Eppure se oggi ci troviamo a compiere questo primo passo del percorso è perché si è riusciti a trovare d’intesa con il privato un punto di accordo senza prescindere dal principio che orienta l’azione dell’Amministrazione e cioè il perseguimento dell’interesse pubblico; nello specifico si è cercato, e a mio parere trovato, un equilibrio delle funzioni da sviluppare in un quadrante della città centrale che rispetta i legittimi interessi della società privata ma che allo stesso tempo tutela e valorizza la vivibilità e l’accessibilità di un quadrante di città interessato da importanti e attesi progetti di riqualificazione tra la trasformazione dell’ex Caserma Giulio Cesare in Cittadella della sicurezza e lo stadio Romeo Neri”.

“Finalmente il Consiglio Comunale avrà la possibilità di discutere, di esprimersi e decidere su elementi concreti. E’ solo l’inizio di un percorso articolato sotto il profilo urbanistico, ma credo di poter dire che siamo davvero vicini ad un punto di svolta per sbloccare l’impasse, avviare la demolizione della questura già nelle prossime settimane e superare finalmente uno storico buco nero della città, dando una risposta concreta ai residenti della zona ma in generale a tutti i riminesi che da più di 20 anni chiedono giustamente di trovare una soluzione a quella vergogna”, conclude il sindaco.

La proposta di delibera per lo schema di accordo tra il Comune di Rimini e la società Ariminum sviluppo immobiliare è stata depositata e sarà discussa mercoledì in III Commissione.

La proposta di accordo arriva a seguito dei confronti che si sono susseguiti negli ultimi mesi tra l’Amministrazione e la società, titolare dell’immobile acquisito all’asta nel 2021 a seguito del fallimento della società Dama.

Secondo Palazzo Garampi, “la proposta contiene una importante revisione del precedente progetto presentato da Asi nell’ambito della richiesta di partecipazione all’accordo di programma per la riqualificazione dell’area”.

Il progetto presentato da ASI prevedeva funzioni per un totale di 26.865 mq che comprendeva:
– 13.865 mq residenziale
– 6.500 mq commercio destinato ad una media struttura di vendita e pubblici esercizi

“Con delibera di giunta comunale del 28/02/2023 si dava atto che in relazione alla proposta formulata da ASI non sussisteva un interesse pubblico rilevante a tal punto da promuovere un accordo di programma specifico in variante alla strumentazione urbanistica. Lo strumento dell’accordo di programma prevede infatti che, anche a fronte del coinvolgimento dei privati, sia l’Amministrazione promotrice a valutare il rilevante interesse pubblico della proposta, che rappresenta elemento imprescindibile dell’accordo. A seguito dei confronti intercorsi tra le parti, si è giunti alla condivisione di una nuova proposta che rivede le superfici precedentemente previste per la struttura di vendita e il residenziale privato”.

La nuova proposta inoltre “si incardina sugli iter urbanistici e di riqualificazione urbana che ricadono nel comparto, a partire dal Programma integrato di edilizia residenziale sociale (PIERS) per la realizzazione nell’area di un complesso abitativo di edilizia sociale e popolare”.

L’accordo attuale oggetto della proposta prevede:
– 4.940 mq di commercio e “piccola quota di pubblici esercizi e servizi accessori (rispetto ai 6.500 mq precedenti)”, con la realizzazione di parcheggi auto interrati e parcheggi a raso per bici e moto. La struttura avrà una superficie di vendita massima di 1.500 mq.
– 8.200 mq di residenziale e una piccola quota di servizi accessori

dotazioni pubbliche totale 31.113 mq
– 22.051 mq parcheggi pubblici, verde attrezzato e nuova viabilità
– 9.062 area per lo sviluppo del progetto ERS

Attualmente le aree pubbliche sono pari a 13.535 mq comprensive di verde viabilità e parcheggi. Si andrà quindi a più che raddoppiare le dotazioni pubbliche (oltre 17mila mq in più)

Le previsioni del Masterplan potranno subire aggiustamenti nelle fasi di attuazione dell’Accordo (permesso di costruire convenzionato in deroga e accordo di programma), tranne che per le dimensioni e le quantità relative alla struttura di vendita, che sono invece definite in maniera vincolante nell’accordo.

L’intervento si articolerà in due fasi:
– stralcio 1: integrale demolizione dell’ex questura e successivamente la realizzazione a) dell’intervento pubblico consistente negli alloggi previsti nel PIERS b) dell’intervento privato consistente nella realizzazione della medio-piccola struttura di vendita;
– stralcio 2: realizzazione del secondo intervento privato (residenziale ed una piccola quota di esercizi commerciali di vicinato e pubblici esercizi)

Con l’accordo ASI si impegna a procedere alla demolizione dell’ex questura immediatamente dopo la sottoscrizione dell’accordo art. 11, demolizione che si dovrà concludere prima del rilascio del permesso di costruire convenzionato in deroga per la struttura commerciale. ASI inoltre si impegna a cedere gratuitamente le aree occorrenti alla realizzazione del PIERS e a sostenere i costi di riprogettazione degli interventi ERS-ERP. Infine rinuncerà ai contenziosi attivati nei confronti dell’Amministrazione Comunale. L’Amministrazione Comunale si impegna invece a rispettare un timing nel rilascio delle diverse autorizzazioni e permessi richiesti, in modo da garantire l’efficacia, l’efficienza e l’economicità del procedimento.