Ex Questura. PD: “Il pubblico interesse non lo decide una società privata”
5 Ottobre 2023 / Redazione
I segretari del PD di Rimini e della federazione Fiorella Zangari e Filippo Sacchetti intervengono sullo scontro sempre più duro tra l’amministrazione comunale di Rimini e il gruppo che ha acquistato per 14,5 milioni di euro l’area dell’ex questura.
“La querelle sulla ex nuova questura ha decisamente superato il paradossale per scivolare nel grottesco.
Risulta davvero difficile immaginare dove voglia andare a parare la battaglia a colpi di comunicati stampa di Asi, la società che ha acquistato all’asta l’area della decadente ex nuova questura.
Al netto delle questioni in punta di diritto sollevate a mezzo stampa dalla società, resta a nostro avviso necessario ribadire un concetto fondamentale : Il pubblico interesse, non lo decide una società privata, lo decide la pubblica amministrazione, lo decidono gli organi di governo del territorio incaricati protempore di fare gli interessi della città; e lo devono valutare liberamente, senza la pressione di condizionamenti esterni e, fino a che le idee non diventano atti vincolanti , anche liberi dalle considerazioni delle passate amministrazioni.
Asi ha scelto da subito un approccio doppio, muscolare e provocatorio nei confronti dell’amministrazione, e mediatico con la pubblica opinione, nel maldestro tentativo di imbonirsela.
E’ necessario un accordo per dare attuazione ad un piano che coniughi gli interessi pubblici con i legittimi interessi commerciali ed economici della società acquirente. Accordo di programma è anche, non casualmente, il nome del solo percorso urbanistico che permetterebbe di attuare , su un area priva di precisa destinazione urbanistica, degli interventi in anticipo rispetto al normale corso della pianificazione, in anticipo sul PUG.
Il problema della ex nuova questura è indubbiamente, e da fine anni Novanta, un problema da risolvere e un’offesa a Rimini, causato dal fallimentare rapporto tra un privato e lo Stato. Ma è un problema che non può risolversi costi quel che costi. Non può essere la comunità riminese a pagare ancora questo ‘scandalo’ e dunque la sua risoluzione non può avvenire a spese e a scapito del pubblico interesse. Il dialogo non può che partire da qui:, un dialogo costruttivo anche con il possibile attuatore, quali possano essere gli interventi strategici da attuare in quell’area a beneficio di tutto il quadrante urbano.
Riteniamo necessario uscire dalla dinamiche muscolari e conflittuali che si sono generate, e tornare a discutere senza pretese e senza pregiudizi nelle sedi opportune, nelle sedi deputate.
Noi siamo fermi alla disponibilità dichiarata pubblicamente dal nostro Sindaco in consiglio comunale a costruire un percorso condiviso con Asi, unica strada possibile per passare dal conflitto ad una soluzione felice di un problema pluridecennale della città.
Filippo Sacchetti, segretario provinciale PD Rimini
Fiorella Zangari , segretaria comunale PD