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Nonostante l’identità digitale rappresenti un’evoluzione, rendere questo processo più efficiente richiedere una profonda innovazione nel modo in cui il cliente può essere identificato a distanza


Federconsumatori: banche e identità digitale


3 Maggio 2023 / Redazione

A che punto siamo con l’identità digitale nel mondo bancario? Ormai anche le banche fanno affidamento sull’identità digitale, e secondo una ricerca condotta da Jupiter Research gli utenti che utilizzano le app per l’identificazione digitale passeranno da circa un miliardo nel 2020 a oltre 6,2 miliardi nel 2025. L’identità digitale consiste nell’insieme dei dati e delle informazioni associati in modo univoco a una persona fisica. Con l’evoluzione delle banche e l’onboarding digitale (acquisizione di un nuovo cliente) bisogna però prestare massima attenzione e sicurezza soprattutto perché la procedura deve essere rapida e fluida per la raccolta dei dati del cliente, altrimenti si rischia l’abbandono dell’onboarding stesso. Secondo uno studio di Retail Baking top trends 2023, l’ID digitale è fondamentale per le banche perché da questa dipendono l’efficacia e la velocità delle iniziative digitali per conoscere i clienti e gli adempimenti antiriciclaggio. Inoltre, questo servizio permette alle banche di sviluppare servizi integrati utilizzando una connettività protetta dalle API (insieme di definizioni e protocolli per la creazione di applicazioni software). L’identità digitale semplifica anche la richiesta di un prestito bancario in quanto la banca non dovrà più fissare appuntamenti e raccogliere faldoni di documenti cartacei prima di inviare un finanziamento, grazie all’identità digitale, l’utente deve solo selezionare i documenti necessari conservati nel portafoglio digitale. L’uso dell’ID digitale ha portato alla riduzione media dell’80% del tempo necessario per richiedere prodotti finanziari. A livello europeo l’ID digitale è utilizzato al 90% in paesi come Danimarca e Olanda. In Italia l’identità digitale è stata adottata solo da alcune banche che si appoggiano allo SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale) introdotto nel 2016 e che il governo Meloni ha messo in discussione in favore della Carta d’Identità Digitale (CIE). Lo European Digital Identity Wallet ambisce invece a diventare un servizio trasversale, offrendo ai cittadini e imprese un sistema semplice per identificarsi online in modo sicuro e affidabile, potendo condividere attributi e certificati, come la patente di guida, il diploma o gli estremi del conto bancario. Nonostante l’identità digitale rappresenti un’evoluzione, rendere questo processo più efficiente richiedere una profonda innovazione nel modo in cui il cliente può essere identificato a distanza. Indipendentemente da alcune debolezze, lo SPID sta facendo passi avanti rappresentando il futuro dell’adeguata verifica.

Progetto approvato e finanziato nell’ambito del piano di zona per la salute e il benessere sociale, distretto Rimini – realizzato da Yuliana Trengia, consulente Federconsumatori Rimini aps