Prosegue l’azione di controllo economico del territorio del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini nel settore del sommerso da lavoro, per tutelare gli operatori corretti, dalla concorrenza sleale esercitata dalle imprese che non rispettano le regole.
Dall’inizio del corrente anno, la Tenenza di Cattolica, sulla base delle direttive impartite dal Comando Provinciale, ha effettuato alcune attività ispettive nei confronti di imprese operanti nei Comuni di Cattolica, Misano Adriatico e Morciano di Romagna, in vari settori economici, che hanno consentito di accertare l’impiego di 13 lavoratori irregolari di cui 11 completamente “in nero” e 2 “in grigio” (ossia senza che fosse stato comunicato il lavoro intermittente).
In particolare, le operazioni hanno interessato un ristorante di Cattolica dove sono stati trovati cinque dipendenti intenti a lavorare in nero (pizzaiolo, aiuto cuoco e tre camerieri).
I controlli hanno riguardato anche i mercati ambulanti settimanali di San Giovanni in Marignano e di Morciano di Romagna dove sono stati scoperti due lavoratori “in nero”, intenti a lavorare presso altrettante bancarelle.
Per due degli esercizi menzionati è stata effettuata la comunicazione alla Direzione Territoriale del Lavoro di Rimini, ai fini della sospensione dell’attività imprenditoriale, ai sensi dell’art. 14 del D.lgs. n. 81 del 09.04.2008, per aver impiegato lavoratori in nero nella misura pari e/o superiore al 10% del personale presente all’atto dell’accesso.
Complessivamente, sono state comminate sanzioni amministrative che possono arrivare, nel massimo, ad oltre 128 mila euro.
Tali controlli evidenziano l’efficacia dell’azione di contrasto delle Fiamme Gialle verso il fenomeno del sommerso da lavoro che costituisce una piaga per l’intero sistema economico, sottrae risorse all’Erario e mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati.