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Il 28 settembre è l’International Safe Abortion Day: "Che nessunə si senta in diritto di decidere sulle nostre scelte, sui nostri corpi, sulle nostre vite"


Giornata internazionale dell’aborto sicuro, Non Una Di Meno – Rimini davanti alla Prefettura


28 Settembre 2024 / Redazione

Il 28 settembre è l’International Safe Abortion Day, la giornata internazionale dell’aborto sicuro. “In questa giornata – fa sapere Non Una Di Meno – Rimini – siamo scese in piazza anche a Rimini, con una conferenza stampa davanti alla Prefettura, per riaffermare il diritto di decidere sui nostri corpi e sulla nostra sessualità, conquistato grazie alle battaglie transfemministe. L’accesso all’aborto sicuro è una componente fondamentale della salute e dei diritti sessuali e riproduttivi (SRHR). È una questione di salute pubblica, un diritto umano fondamentale e un indicatore delle disuguaglianze sociali e di genere. Mario Draghi, qualche giorno fa, ha invitato a ripensare un nuovo debito europeo per il riarmo. Ci chiediamo: perché ci si può indebitare per portare guerra e distruzione e non per tutelare il diritto alla salute e all’autodeterminazione di tuttə? Quando è proprio il rafforzamento del servizio sanitario pubblico, costantemente sotto attacco da governi di ogni colore, e il miglioramento delle condizioni di lavoro delle donne nei servizi e nel terziario in generale che possono garantirci il diritto alla scelta, alla salute riproduttiva, al benessere”.

“Viviamo in un paradosso retorico e discorsivo, ma che ha poi enormi effetti sulle nostre vite, per cui il Governo, che vuole ridurre la libertà riproduttiva nel sacro nome della famiglia tradizionale e vincolare la natalità all’accesso e alla permanenza nel mondo del lavoro, rende di fatto sempre più difficile scegliere di avere un figlio: mancano asili e servizi pubblici di sostegno all’infanzia e alla genitorialità, siamo nel pieno dell’emergenza abitativa, il lavoro femminilizzato è sempre più precario, malpagato e poco tutelato, le misure economiche di sostegno alla crescente povertà ridotte al lumicino. La prossima finanziaria non fa che peggiorare la situazione, sostenendo la genitorialità solo di chi ha redditi già elevati e abbandonando a sé stesse le famiglie con meno risorse, costringendole a dover scegliere tra vita personale e professionale. Per la nostra libertà di autodeterminarci e scegliere sulle nostre vite, oggi siamo scesə in piazza come moltə nostrə sorellə in tante città d’Italia. Che nessunə si senta in diritto di decidere sulle nostre scelte, sui nostri corpi, sulle nostre vite. Vogliamo un aborto libero, sicuro, gratuito e informato!”, conclude Non Una Di Meno – Rimini.