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In provincia di Rimini crescono gli arrivi ma calano i pernottamenti rispetto al 2022


Gli stranieri non bastano, in riviera meno turisti anche a luglio


30 Agosto 2023 / Redazione

Secondo la Regione “tiene il turismo a luglio in Emilia-Romagna, grazie soprattutto al grande ritorno degli stranieri che scelgono tutte le mete turistiche regionali – mare, montagna, terme e città d’arte – facendo registrare un +10,3% per gli arrivi e un +9,2% per le presenze sul 2022. E un aumento dei turisti tedeschi pari al +7% per quanto riguarda gli arrivi e al +6,9% per i pernottamenti”.

La flessione interessa invece i turisti italiani alle prese con gli effetti della difficile congiuntura economica: -5,8% arrivi e -5,6% presenze. Questa, in sintesi, la fotografia dell’andamento turistico in Emilia-Romagna secondo i dati provvisori Istat elaborati dall’Ufficio statistica regionale.

“La lettura dei dati di luglio conferma sostanzialmente quanto osservato nei primi mesi della stagione estiva – commenta l’assessore regionale a Turismo, Commercio e Infrastrutture, Andrea Corsini -. Da una parte l’ottimo risultato dei turisti stranieri trainato anche dalla promozione realizzata da Regione, attraverso Apt Servizi, ed Enit dopo l’alluvione e indirizzata in particolare al mercato tedesco. Dall’altra parte la grande difficoltà delle famiglie italiane a concedersi un periodo di vacanza strette tra gli effetti dell’inflazione e il rialzo dei prezzi”.

“Il turismo quest’anno ha sofferto molto per l’alluvione e le sue conseguenze – prosegue Corsini -, ma sono senza dubbio le minori possibilità degli italiani che hanno pesato soprattutto sui numeri di giugno e luglio. E un’altra considerazione che possiamo trarre – sottolinea l’assessore – è che il sistema turistico regionale è ben strutturato e gode ancora di buona salute. Per questo abbiamo bisogno di rafforzarlo restituendo innanzitutto ai territori colpiti dall’alluvione le infrastrutture lesionate e agli imprenditori, ai lavoratori e alle loro famiglie i giusti indennizzi, così come promesso dal Governo”.

“Aspettiamo quindi la fine dell’estate per trarre le conclusioni – chiude Corsini – anche se le prospettive al momento sono buone”.

In particolare, a luglio, si registra una diminuzione degli arrivi del -1,1% e delle presenze del -1,6% rispetto allo stesso mese del 2022. Un calo molto minore rispetto a quanto osservato a giugno (rispettivamente del -5% e -4,6%) e maggio (-11,9% e -6,1%), mesi che hanno risentito ovviamente degli effetti dell’alluvione e delle sue conseguenze sul territorio.

La flessione di luglio ha riguardato esclusivamente i turisti italiani, i cui arrivi sono scesi del -5,8% e le presenze del -5,6% (rispetto allo stesso mese del 2022), mentre gli stranieri con rispettivamente +10,3% e +9,2%, hanno segnato in modo positivo l’andamento del mese.

Per quanto riguarda la Riviera, a fronte di un calo complessivo del -3,8% (arrivi e presenze), svetta positivamente il dato degli stranieri (+7,2% gli arrivi e +6,2% le presenze), mentre gli italiani scendono rispettivamente del -7,3% per ciò che riguarda gli arrivi e del -7,1% per le presenze.

Complessivamente, in regione, nei primi sette mesi dell’anno, gli arrivi si attestano a un +6,6%, mentre le presenze a +2,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

L’incremento maggiore da gennaio a luglio riguarda dunque i turisti stranieri: +21,5% gli arrivi e +14% i pernottamenti, a fronte di una crescita per gli italiani del +1,8% degli arrivi e una diminuzione del -1,6% delle presenze.

I dati

La Riviera

L’impatto dell’alluvione si è comunque sentito in Riviera con un calo dell’andamento turistico in luglio più marcato rispetto al livello medio regionale: -3,8% sia per ciò che riguarda gli arrivi, sia per le presenze. La flessione ha riguardato esclusivamente i turisti italiani, scesi del -7,3% per ciò che riguarda gli arrivi e del -7,1% per i pernottamenti; viceversa, la crescita degli stranieri è stata pari, rispettivamente, al +7,2% e al +6,2%, con risultati migliori rispetto alle aspettative.

Nel complesso nei primi 7 mesi dell’anno la Riviera registra un piccolo incremento degli arrivi: +0,5%, e una diminuzione dei pernottamenti del -1,7% (rispettivamente -1,9% e -4,3% per gli italiani e +10,9% e +7,4% per gli stranieri).

Per quanto riguarda le provenienze dalla Germania a luglio in Riviera è stata rilevata una crescita del +6,6% per gli arrivi e del +5,4% per le presenze. Nei primi 7 mesi dell’anno l’incremento dei turisti tedeschi in Riviera si attesta quindi a +3,0% per ciò che riguarda gli arrivi e +2,9% con riferimento alle presenze.

L’andamento turistico nelle città d’arte e nelle province

Continua il gradimento dei turisti stranieri per le città d’arte. Nei primi sette mesi dell’anno si registra il boom soprattutto nei grandi comuni con un risultato rispetto al 2022 di +30,5% di arrivi e +28,4% di pernottamenti, mentre l’andamento turistico italiano si attesta rispettivamente sull’+8% e sul +6,5%. Complessivamente gli arrivi crescono del 16%, mentre i pernottamenti del 14,7% rispetto allo stesso periodo del 2022.

In particolare, nel mese di luglio, c’è stata una crescita degli arrivi del 5,8%e delle presenze del 15,5% rispetto allo stesso mese del 2022.

Da gennaio a luglio, in provincia di Bologna sono arrivati oltre 1 milione e 400mila turisti, il 20,2% in più rispetto al 2022, e i pernottamenti hanno raggiunto +17, 6%. Ovviamente la maggior parte si è concentrata su Bologna (987mila turisti, +19,9% gli arrivi, +17,9% i pernottamenti).

In provincia di Piacenza sono arrivati oltre 157mila turisti, il 7,6% in più rispetto al 2022, mentre i pernottamenti sono cresciuti del 6,9% rispetto al 2022. Nel capoluogo i turisti sono stati 85mila e 500 (+10,3% gli arrivi e +4% i pernottamenti).

In provincia di Parma gli arrivi sono stati circa 390mila, il +10,5% in più rispetto al 2022, mentre i pernottamenti sono cresciuti dell+9%. Nella città di Parma i turisti sono stati 233 mila, 13,4% gli arrivi e +11,8% i pernottamenti.

Sono arrivati circa 182 mila e 500 turisti in provincia di Reggio Emilia, con un +8% di arrivi rispetto al 2022 e +2,4% di pernottamenti. Nella città di Reggio Emilia i turisti sono stati oltre 86mila e 600 (+ 8,5% di arrivi e + 7,4 i pernottamenti).

In provincia di Modena gli arrivi sono stati 466mila, il 19% in più rispetto al 2022, mentre i pernottamenti sono cresciuti dell’10,3%. Nella città di Modena i turisti sono stati 192mila, +25,2% gli arrivi e +14,5% i pernottamenti.

In provincia di Ferrara sono arrivati 350mila turisti, il 3,6% in più rispetto al 2022, mentre i pernottamenti sono cresciuti dell’1,9%. Nel capoluogo i turisti sono stati 135mila, +13,7% gli arrivi e +16,6% i pernottamenti).

In provincia di Forlì-Cesena si è registrato l’arrivo di circa 686mila turisti, con un calo di -2 % di arrivi

e di – 1,7% di presenze sul 2022. Forlì ha registrato oltre 58mila turisti in arrivo, +10,3% sul 2022 e

+21,2% di presenze, e Cesena 45.600 turisti, rispettivamente un + 2,1% e +3,3%.

Sono arrivati oltre 906mila turisti in provincia di Ravenna, con un calo degli arrivi del -2%, mentre i pernottamenti sono scesi del -2,4%, dovuto in particolare all’alluvione. Nella città di Ravenna i turisti sono stati circa 363mila, come nel 2022 e +1,2% i pernottamenti.

In provincia di Rimini sono arrivati oltre 2 milioni e 127mila turisti, con un +2,8% di arrivi rispetto al 2022 e -0,3% di pernottamenti. Nella città di Rimini i turisti sono stati oltre 1 milione e 63mila, + 8,1% gli arrivi e + 2,5% i pernottamenti.

Le terme

Anche le località termali registrano una lieve crescita nei primi sette mesi rispetto all’anno scorso con un dato complessivo di +3,4% di arrivi (+1,9 di italiani e + 9,5% di stranieri) mentre i pernottamenti salgono del 6,1% (+6,9% gli italiani e +3,3% gli stranieri). In questo caso la ripresa rispetto al periodo pre-pandemia appare lontana, con una variazione rispettivamente del -17% e – 18,2%).

In particolare, nel mese di luglio, c’è stata una diminuzione degli arrivi del -2,1% mentre le presenze

sono cresciute del + 2,9% rispetto allo stesso mese del 2022.

La collina

Si registra il successo delle località collinari, non solo rispetto all’anno scorso ma anche rispetto al periodo pre -pandemia con un + 8% negli arrivi e con +8,1% di presenze, mentre rispetto al 2022 le percentuali sono del +7,8% per gli arrivi e del + 4% nei pernottamenti. Una tendenza, quella di maggiori pernottamenti, che trova le sue radici nella ricerca di un maggiore contatto con la natura, di tradizioni e cibi genuini, in un turismo basato più sull’esperienza, in crescita dopo la pandemia.

Anche in questo caso, rispetto ai primi sette mesi del 2022, si registra un aumento degli arrivi stranieri (+26,7%) di fronte a una certa stabilità degli arrivi italiani (-0,3%), un dato che si conferma anche nei pernottamenti (-0,6% di italiani e +13,7% di stranieri).

In particolare, nel mese di luglio, c’è stata una crescita degli arrivi del 4,8%e delle presenze del 3,6%

rispetto allo stesso mese del 2022.

La montagna

Anche i comuni dell’Appennino mantengono nei primi sette mesi dell’anno un segno positivo rispetto allo stesso periodo del 2022, soprattutto grazie alla maggiore presenza di turisti stranieri:

+1,3% gli arrivi ( -1,3% gli italiani e +20,8% gli stranieri), mentre i pernottamenti si attestano su + 2%

(+0,9% gli italiani e +9,9% gli esteri).

Le strutture ricettive

La domanda turistica nelle strutture ricettive ha in questi primi sette mesi dell’anno segnato un

+6,6% di arrivi e +2,4% di pernottamenti, in confronto al 2022 (rispettivamente il -3,5% e 5,2% rispetto al 2019).

In particolare, gli alberghi registrano il+6,3% di ospiti e +1,8% di pernottamenti rispetto al 2022. Più alta la percentuale nei servizi extra-alberghieri (campeggi, villaggi turistici, agriturismi, bed & breakfast e altre tipologie) con un + 7,8% di arrivi e un +4,1% di pernottamenti rispetto ai primi sette mesi del 2022. I dati si traducono in un’ottima performance in rapporto al periodo pre- pandemia (2019), con un +19,3% di arrivi e +10,5% di presenze, merito della crescita del turismo dell’esperienza che predilige il contatto diretto con la natura.

I dati sono considerati provvisori, poiché passibili di alcune variazioni, in vista della rilevazione finale che si chiude a marzo 2024. I dati mensili vengono sistematicamente comunicati ad Istat e pubblicati sul portale statistico della Regione.