HomePoliticaGnassi (PD): “Quando Napolitano venne a commemorare i Tre Martiri di Rimini”

Il deputato PD: "E' stato un pilastro dell’Italia Repubblicana e democratica"


Gnassi (PD): “Quando Napolitano venne a commemorare i Tre Martiri di Rimini”


23 Settembre 2023 / Redazione

“Giorgio Napolitano è stato un pilastro dell’Italia Repubblicana e democratica”: così l’onorevole del PD Andrea Gnassi ricorda il due volte presidente della Repubblica morto ieri all’età di 98 anni.

“A lui – prosegue l’ex sindaco di Rimini – il Paese deve la tenuta democratica e l’ancoraggio solido e inscalfibile all’Europa, quando questi potevano essere minati nel profondo, quando a cavallo del primo e del secondo millennio del 2000 l’Italia venne travolta dalla crisi economica e sociale più forte dal dopoguerra. La sua visione, la spinta riformatrice, lo sguardo verso orizzonti nuovi di uomo di una parte politica non hanno mai intaccato, anzi ne hanno rafforzato, il rigore con cui ha ricoperto ruoli istituzionali. Lo ha fatto per tutte le parti, sopra le parti, nell’interesse dell’Italia, della patria. Il 21 giugno 2011 Rimini ebbe l’onore di veder accolto l’invito che a nome della città e sindaco allora da tre settimane, gli rivolsi. Venne a ricordare il sacrificio dei Tre Martiri per un’Italia democratica e libera dalla tirannia nazifascista, valori alla base di qualsiasi percorso di crescita umana e sociale e anche di cambiamento radicale come i tempi di allora chiedevano”.

“In questo momento così difficile e drammatico Lei, Signor Presidente, rappresenta il riferimento più forte e autorevole a cui tutto il Paese guarda con fiducia e speranza. E noi con esso. Facciamo nostre le sue parole quando ci sprona ‘a non aver paura di unirci su obiettivi comuni’.” La vita mi ha concesso di far parte delle istituzioni e di iniziare il mandato con il quale sono stato sindaco della mia città, con Giorgio Napolitano nella nostra Piazza dei Tre Martiri. Fu un momento indelebile, intenso, che consolidò il senso e il valore delle istituzioni democratiche e che ispirò il ruolo che devono avere per spingere una comunità verso orizzonti nuovi e migliori”, conclude Andrea Gnassi.