Governo cancella le multe, esultano i no vax: in provincia di Rimini erano 3mila
11 Dicembre 2024 / Redazione
Il governo di centro-destra cancella le multe ai no vax e il consigliere comunale di Rimini Matteo Angelini esulta. “Un’ottima notizia – commenta l’eponente della lista 3 V – a conferma della scelta legittima di milioni di italiani che hanno scelto di non prestare il braccio ad una sperimentazione che oggi ha lasciato un segnMatteo profondissimo in fatto di danni anche gravi e morti accertate”.
E prosegue Angelini: “Si possono fare tanti giri di parole per sostenere ancora assurdamente questa ideologia ipervaccinista, ma quando sono le stesse aziende creatrici del siero ad ammetterne l’inefficacia e la pericolosità, il rischio è quello di perdere totalmente di credibilità davanti alle persone. Ma tant’è, andiamo avanti, a volte basterebbe solo fare un mea culpa.
Certamente questo decreto non restituirà la salute a chi l’ha inesorabilmente persa o a chi non c’è più, ma è un riconoscimento per chi ha anteposto la propria salute a tutto, questo era il vero dovere e nient’altro”.
“Ora aspettiamo fiduciosi il condono di tutte le sanzioni relative alla Legge Lorenzin del 2017, l’eliminazione delle esclusioni scolastiche per le scuole dell’infanzia e degli obblighi vaccinali, insomma lo stesso trattamento avuto in questa circostanza”, conclude Angelini.
In provincia di Rimini eran state circa 3 mila le sanzioni da 100 euro per chi non si era vaccinato contro il covid e che aveva poi fatto ricorso per non pagare. Un colpo di spugna che “lascia l’amar in bocca” a Maurizio Grossi, presidente dell’Ordine dei medici. “Chi ha fatto il proprio dovere si ritrova sullo stesso piano di chi a quel dovere è venuto meno. Ma se il governo ora si può permette di fare questa scelta è perchè chi si è vaccinato ha permesso al Paese di entrare in una fase nuova. E la ragione sta dalla loro parte”, sottolinea.
Resta tutto da valutare l’impatto di questi orientamenti govenrnativi sulle campagne vaccinali tutt’ora in atto. E i numeri non sono affatto incoraggianti, sia sul fronte del numero dei vaccinati che di quelli delle malattie da cui i vaccini proteggono, a iniziare da quelle infantili.