I bagnini di Rimini soccombono in tribunale: TAR boccia ricorso contro il nuovo piano dell’arenile
11 Novembre 2024 / Redazione
Sconfitta in tribunale per i bagnini riminesi che si erano opposti al nuovo piano dell’arenile. Il Tar dell’Emilia-Romagna ha infatti respinto il ricorso presentato da una ventina di concessionari, i quali ritenevano che il nuovo piano spiaggia, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, avrebbe inciso sulla durata delle loro concessioni, Che,secondo uno dei legali dei ricorrenti, l’avvocato, Vincenzo De Michele “erano state prorogate al 31 dicembre del 2033 dalla legge Centinaio” durante il governo Conte 1, “come, tra l’altro risulta anche da una comunicazione scritta dal Comune nel febbraio 2021”.
I ricorrenti temevano, inoltre, che il piano prevedesse la demolizione quasi totale delle strutture esistenti entro la fine del 2024, in vista delle nuove concessioni da assegnare tramite gare pubbliche, come previsto dalla direttiva Bolkestein.
Tuttavia, il Tribunale amministrativo ha stabilito che il piano dell’arenile non incide sulla durata delle concessioni, la quale è ormai fissata al settembre 2027 dalla legge Fitto. Di conseguenza, i bagnini sono stati condannati a pagare le spese legali al Comune di Rimini, pari a 2.000 euro.
Un duro colpo per quei concessionari che avevano sperato di bloccare l’attuazione del nuovo piano, considerato da molti come una rivoluzione per la spiaggia riminese, ma ad altri alddirittura troppo blando. Le previsioni del piano, infatti, includono l’ammodernamento dei bagni e dei chioschi, la rimozione di alcuni manufatti esistenti, oltre all’apertura di nuovi varchi di accesso dal parco del mare e l’aumento delle spiagge libere, che taluni all’opposto ei bagnini giudicano insufficienti.