I bagnini occupano abusivamente la spiaggia e diffidano Mare Libero dall’incitare i cittadini a rispettare la legge
16 Maggio 2024 / Roberto Biagini
Nella giornata di oggi ho ricevuto tramite pec dall’ Avv. Prof. Cristina Pozzi una “diffida” in nome e per conto delle associazioni Sib Confcommercio Emilia-Romagna, Fiba Confesercenti Emilia-Romagna, Associazione Imprese Balneari Oasi Emilia Romagna, Confartigianato Imprese Demaniali Emilia Romagna, CNA balneari Emilia-Romagna. La diffida è stata per conoscenza inviata alle Prefetture delle province “costiere” e alle Direzioni-Capitanerie-Uffici Circondariali Marittimi competenti. Siamo stati accusati di: a) invitare i cittadini di comportamenti in contrasto con provvedimenti amministrativi; b) potenziali turbative dell’ordine pubblico; c) condotte e comunicazioni infondate e che potrebbero presentare anche profili di rilievo penale; d) di cagionare danni subiti e subendi ai concessionari (scaduti), ecc.
Quale sarebbe il “peccato” di rilevanza penale-civile-amministrativa di cui, a “cognizione” dei concessionari scaduti, ci saremmo macchiati? Quello di dire a qualsiasi avventore della spiaggia di tutti, “stendete pure un asciugamano sul demanio marittimo perché nessuno vi può impedire di farlo, in quanto l’arenile è un bene comune a fruizione gratuita e collettiva e le concessioni sono scadute, sentenze del Consiglio di Stato, Tar Regionali alla mano, il 31.12.2023 e quindi si è ripristinata la regola della modalità libera rispetto all’ eccezione della modalità concessoria”?
Tutto questo è sovversivo? Gli ex concessionari, e chi per loro, si sono forse dimenticati che esiste una Costituzione che fortunatamente riconosce quei diritti di libertà a tutti, cittadini e non, diritti che con quella lettera puramente “intimidatoria”, perché di questo si tratta, essi ne vorrebbero impedire il legittimo esercizio?
Risponderemo alle banalità, soprattutto giuridiche, sciorinate in tale “diffida” rispedendola al mittente con le dovute contestazioni in merito, precisando che le minacce e le intimidazioni non ci impauriscono e anzi saremmo noi a denunciare alle autorità, oltre all’occupazione abusiva senza titolo del demanio marittimo dei concessionari scaduti, eventuali comportamenti violenti e minacciosi che possano impedire il libero esercizio di ognuno di noi a “prendere liberamente e gratuitamente il sole a spiaggia e fare un bagno nel mare”.
“Si dirà: ma tutto ciò implica coraggio, presuppone che ci si metta in gioco e si assumano rischi. Sì. Ma la libertà e la Costituzione non sanno che farsene dei pusillanimi, di coloro che pensano soltanto alla propria tiepida sicurezza. E gli imbelli e i paurosi, a loro volta, non sanno che farsene, né della libertà né della Costituzione (G. Zagrebelsky)”.
Roberto Biagini (Coordinamento Nazionale Mare Libero)