Igea Marina: “Ma era proprio necessario abbattere quei pini?”
9 Febbraio 2024 / Redazione
Mi chiamo Roberto Mantovani. Sono quello che nel 1989 ha fondato il Pjazza, locale reso famoso da Vinicio Capossela, mio carissimo amico, che lì ha inciso il nastro che avrebbe portato alla prima casa discografica. Questo per presentarmi. Scrivo per esprimere la mia amarezza di fronte all’abbattimento di pini marittimi adulti in Via Baldini a Igea Marina.
Sicuramente, il Comune ha ragioni da accampare per questa scelta. Ma la mia esperienza passata, qualche amministrazione comunale fa, quando si preferì abbattere pericolosi pini inclinati piuttosto che puntellarli, perché l’intervento sarebbe stato troppo dispendioso, mi fa domandare: troppo dispendioso relativamente a cosa? Al bilancio comunale o al valore della vita di un albero?
Qui sta il problema: in una cultura, che in molti subiscono passivamente, che non attribuisce all’albero la dignità che altre culture, ad esempio quella dei nativi americani, riconoscono e rispettano. Invito chi mi legge a resistere alla tentazione di disinteressarsi, a intervenire con tutti i mezzi consentiti per manifestare il proprio dissenso, di fronte ad abbattimenti molto spesso evitabili. In omaggio al Popolo in Piedi, come gli alberi vengono chiamati dagli Indiani d’America, segue una mia breve poesia.
Alberi
Presenti all’appello del cielo,
ai giochi dell’aria,
alla confidenza dei santi,
vincerete, alla fine,
senza aver combattuto.
Ignari della nostra assenza,
soltanto sentirete,
forse,
di essere molti,
al sole.