Home___primopianoIl Comune di Riccione chiede quasi 90mila euro di spese legali a Renata Tosi

L'iter è iniziato durante la gestione commissariale ma lei ribatte: "Ecco il modo di far politica dell’Angelini e di tutta la sua maggioranza"


Il Comune di Riccione chiede quasi 90mila euro di spese legali a Renata Tosi


11 Novembre 2023 / Redazione

87.135 euro e 13 centesimi. L’amministrazione comunale di Riccione li chiede all’ex sindaco Renata Tosi. Sono le spese legali sostenute nei tre procedimenti penali del 2014 e 2015 quando la Tosi stava cercando di bloccare il TRC, quello che oggi è Metromare. In due cause l’ex sindaco è stata assolta da quasi tutte le accuse, mentre un terzo è ancora in corso.

Gli amministratori locali possono chiedere il rimborso delle spese legali agli Enti che rappresentano ma, spiega la determina del Comune di Riccione, ci vuole “la conclusione del procedimento con sentenza di assoluzione o con emanazione di un provvedimento di archiviazione che accerti l’insussistenza del dolo o della colpa grave”.  E precisa anche che “la compagnia assicuratrice Roland, con la quale il Comune di Riccione ha stipulato la polizza di Tutela Legale, ha negato il rimborso delle spese legali”.

Nel dettagli, l’amministrazione spiega: “Si tratta di un atto dovuto, a valle di indagini e controlli compiuti da terzi, indipendenti dalla volontà politica della Giunta attualmente in carica che non ha compiuto alcun atto. L’iter della determina dirigenziale ha infatti avuto avvio durante la fase di commissariamento. Precedentemente, durante il primo anno di governo della Giunta attualmente in carica, l’amministrazione aveva tentato un dialogo finalizzato al recupero bonario delle somme che sono dovute per Legge”.

Inoltre: “La legge prevede il riconoscimento a rimborso delle spese relative al patrocinio legale a favore degli amministratori. I motivi per cui le somme sono dovute, nell’interesse del Comune e della collettività, sono chiaramente riportati nella determina, che si rifà alla legge. Le somme non possono essere riconosciute o devono essere restituite quando non siano soddisfatti o seguenti requisiti:
a) assenza di conflitto di interessi con l’ente amministrato;
b) presenza di nesso causale tra le funzioni esercitate e i fatti giuridicamente
rilevanti;
c) assenza di dolo o colpa grave.
Sono elementi che sono definiti solamente al termine del procedimento giudiziario”.”

La determina è stata pubblicata l’8 novembre, ma suo iter era iniziato durante la gestione del Commissario prefettizio Rita Stentella.

Ciò nonostante, scrive Renata Tosi sui social: “Ecco a voi il modo di fare politica dell’angelini e di tutta la sua maggioranza (pd + Ubaldi + Tirincanti). Considerato il fatto che non riescono a contrastarmi in sede politica ecco che si muovano a livello personale”.

E offre la sua versione: “Quando un sindaco o un amministratore viene ad affrontare un processo il Comune anticipa le spese in quanto assicurato in attesa del giudizio. Se poi il processo si conclude con una assoluzione le spese sono tutte a carico dell’amministrazione se invece si conclude con una condanna sono a carico dell’amministratore. Io al momento sono sempre stata assolta sia in sede penale che di corte dei conti. Ricordiamo poi che i miei processi muovono le mosse dal PD che governa Agenzia mobilità (società del Trc) In termini di anticipi sono sempre funzionati così tanto per Imola quanto per Pironi quanto per Masini piuttosto che Pierani logicamente cambia l’orientamento secondo loro se arrivo io che non sono PD ne loro cespuglio. Io sono serena e tranquilla. Io continuerò sempre a fare politica per RICCIONE e per i RICCIONESI Contro questo sistema di potere che non riconosce l’avversario politico ma lo vuole eliminare con sistemi di dubbia legittimità”.