Home___primopianoIl Comune di Rimini contro i tagli del Governo ai bilanci dei comuni

"La beffa di colpire gli Enti più virtuosi negli investimenti del Pnrr"


Il Comune di Rimini contro i tagli del Governo ai bilanci dei comuni


27 Maggio 2024 / Redazione

Tagli “sanguinosi” ai quali si aggiunge la beffa di colpire gli Enti più virtuosi con “una logica di meritocrazia al contrario”. Il Comune di Rimini condivide “l’allarme preoccupato del presidente di Anci Antonio Decaro e dei sindaci di tutta Italia” sulla bozza di decreto attuativo della spending review. La linea presa, argomentano gli assessore al Pnrr Roberta Frisoni e al Bilancio Juri Magrini, pare essere quella di “applicare i tagli in misura proporzionata alle risorse del Pnrr assegnate a ogni amministrazione”. Ed è “priva di ragionevolezza e quanto di più lontano ci si dovrebbe aspettare da un governo che si dice vicino ai cittadini”.

Dunque chi ha più progetti finanziati dal Piano “subisce tagli maggiori”, un “paradosso”. Il tutto, aggiungono, “in una forma quasi retroattiva, mettendo di fatto i Comuni nella condizione di non riuscire a far funzionare quegli stessi investimenti voluti e realizzati con i fondi Pnrr”, non avendo più le risorse ad esempio per assumere gli educatori per i nuovi nidi o per garantire i servizi di trasporto pubblico. Il Pnrr significa per la città oltre 113 milioni di euro con Palazzo Garanpi a farsi carico di garantire i pagamenti degli investimenti finanziati con risorse statali che non vengono erogate. “Ma non potrà essere così per sempre e soprattutto non è così per tutti i Comuni”. Dunque, tralasciando le tempistiche tardive di emanazione dei decreti che di fatto impediscono agli enti locali di avere certezze, continuano Frisono e Magrini, a oggi è “ancora difficile” stimare come la manovra si tradurrà sul bilancio: i tagli agli Enti locali ammontano a “250 milioni quest’anno, prima tranche di una decurtazione di un 1,25 miliardo fino al 2028”.

Roberta Frisoni assessre al Pnrr Comune Rimini

Di certo c’è però “il peso degli altri tagli già stabiliti”: circa un milione dal Viminale e 1,4 milioni fra ‘fondone’ Covid e ristori specifici di spesa legati alla fase pandemica in quattro anni. Gli enti locali, concludono i due assessori, “già oggi siano soggetti a quelli che qualcuno in queste ore chiama ‘sacrifici’. Auspichiamo quindi che la voce dei sindaci non resti almeno questa volta inascoltata e che il governo torni sui propri passi rivedendo una manovra insostenibile e che potrebbe rappresentare un freno allo sviluppo delle città”.

Foto di copertina Magrini asessore al bilancio del Comune di Rimini