Con dicembre inizia l’inverno, almeno sul calendario meteorologico, una stagione passata spesso in sordina per essere definita fredda rispetto ai tempi oramai sbiaditi scanditi dal colonnello Bernacca. Un “generale” inverno, come se lo ricordano le vecchie generazioni, che forse potrebbe trovar riscatto nella circolazione atmosferica a scala europea tra il 9 e il 15 dicembre.
Se sul Vecchio Continente sembrano rimasti ormai pochi dubbi su ciò che accadrà a ridosso dell’Immacolata, resta ancora da chiarire il coinvolgimento dell’Italia per quanto riguarda la discesa di una massa d’aria artica proveniente dalla Groenlandia. Certamente da qui al weekend saremo soggetti al passaggio di diversi impulsi perturbati che determineranno un aumento della nuvolosità e ci costringeranno di volta in volta ad aprire l’ombrello: con piogge sparse e nevicate concentrate lungo il medio versante Adriatico e al Sud. Il tutto sarà accompagnato da un progressivo abbassamento delle temperature soprattutto al Nord, con valori che, almeno nella prima fase, non si scosteranno di molto dalle medie stagionali, seguiti d un sensibile rinforzo della ventilazione.
Ma procediamo con ordine dando un’occhiata agli effetti della prima perturbazione del mese sulla nostra Regione. Deboli piogge che nel corso di martedì 3 torneranno a bagnare l’Emilia in trasferimento in giornata verso la Romagna, ma con poche precipitazioni e perlopiù concentrate lungo il versante appenninico che potranno dar luogo a nevicate inizialmente al disopra dei 1400-1500 metri ma con quota in progressiva diminuzione.
Mercoledì 4, sono previste ancora molte nubi ma con una graduale attenuazione della nuvolosità nel pomeriggio a partire dalle pianure più settentrionali. Residue e deboli precipitazioni le quali insisteranno fino in serata sulla Romagna, nevose attorno ai 1000 metri sui rilievi emiliani in prima mattinata.
Giovedì 5 osserveremo gli ultimi strascichi di maltempo associati a questa debole circolazione depressionaria perlopiù senza conseguenze al Nord. Il tempo si presenterà soleggiato con locali velature e stratificazioni in transito sopratutto nel pomeriggio a partire da ovest, qualche addensamento in più sulla Romagna ed Appennino centro-orientale ma con scarsi fenomeni. Torneranno a ripresentarsi al primo mattino foschie o banchi di nebbia nelle pianure prossime al Po.
Il tempo potrà invece risultare nel complesso stabile e soleggiato venerdì 6, sebbene della nuvolosità alta e sottile potrà far apparire i cieli temporaneamente nuvolosi assieme alla possibile formazione di nebbie nelle ore più fredde sulle basse pianure. Questo a causa di una veloce perturbazione atlantica (la numero 2 di dicembre), la cui parte attiva resterà oltralpe distribuendo abbondanti nevicate lungo le Alpi di confine.
Le temperature sono previste in sensibile diminuzione soprattutto le minime sulle pianure emiliane con valori tra -1 e 2 gradi e localmente inferiori in aree extraurbane, intorno a 0/3 gradi nelle aree di costa e sulla Romagna. Massime comprese tra 6 e 9 gradi. Già nel corso di mercoledì i venti andranno intensificandosi sulle regioni settentrionali soffiando da nordest, con la Bora che si impadronirà dell’Alto Adriatico con temporanei rinforzi che potranno raggiungere anche in Emilia-Romagna i 70-80km/h o più specie giovedì lungo il crinale appenninico, sulla costa ed il mare. Successivamente la ventilazione tenderà a ruotare prima di Tramontana e poi di Maestrale rimanendo sempre sostenuta almeno fin nelle prime ore di venerdì. Il mare in questo contesto potrà risultare da mosso a molto mosso.
• Tecnico Meteorologo AMPRO Meteo Professionisti Certificato dal World Meteorological Organization DTC-TMT-004-19
• Divulgatore scientifico
• Consulente ambientale