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Ora rischia di andare all'asta


Il Grand Hotel di Riccione dichiarato fallito


15 Settembre 2023 / Redazione

Il Grand hotel di Riccione è stato dichiarato fallito. Con sentenza del Tribunale di Rimini del 13 settembre 2023 e depositata nei giorni scorsi è stata infatti dichiarata fallita la società “Marebello SpA” che detiene la proprietà del prestigioso hotel e di altri immobili. Nel 2022 la società aveva tentato la via di un concordato preventivo con riserva. La maggioranza dei creditori, di un debito stimato in 20milioni di euro, ha votato contro a questa ipotesi. Inevitabile da parte del tribunale la dichiarazione di fallimento e la nomina di un curatore fallimentare nella figura del Ugo Morganti. E’ stata convocata l’assemblea dei creditori per il 23/01/2024 per l’esame dello stato passivo davanti al Giudice Delegato dott.ssa Silvia Rossi.

Quasi sicuramente vi sarà un ricorso contro la dichiarazione di fallimento. “Tengo a precisare che il Grand Hotel nulla a che fare con le vicende della Marebello spa, la cui attuale situazione è stata determinata da scelte indipendenti dalla volontà dei soci», ha chiarito Gianni Andreatta.

Il Grand Hotel Riccione fu progettato nel 1929, per volere del Commendatore Gaetano Ceschina, noto imprenditore milanese, dall’architetto Rutilio Ceccolini di Pesaro.

L’edificio, alla cui realizzazione collaborò anche l’ingegner Galeazzo Pullè fu costruito a tempo di record in soli 100 giorni.

La costruzione fu talmente veloce che per pubblicare l’annuncio pubblicitario nel “Giornale di Bologna” nel mese di giugno 1929 il Commendator Ceschina fece fare un “montaggio fotografico” ante litteram con tanto di albergo in parte disegnato.

Il Grand Hotel è stato costruito sull’area dove una volta sorgeva l’Ospizio Amati-Martinelli costruito nel 1877, primo ospizio in ordine di tempo eretto a Riccione adibito alla cura dei bambini affetti da scrofolosi e la villa Martinelli Solieri, purtroppo demolita negli anni 90, della quale è rimasta l’abitazione del custode che ancora visibile nel parco del Grand Hotel. (vedi cartolina d’epoca)

Il Grand Hotel era poi contornato da un grande giardino, aveva tre campi da tennis e una vastissima terrazza.

Con le sue 155 stanze arredate in maniera sontuosa, aveva impressionato talmente coloro che l’avevano visto sorgere, da essere considerato “il più grandioso e moderno albergo della riviera romagnola” e divenne presto uno dei ritrovi privilegiati dell’élite fascista.

Dopo la seconda guerra mondiale, che ha visto il Grand Hotel diventare il comando delle truppe alleate, è stata aggiunta una piscina olimpionica.

Memorabili sono state le feste organizzate nei saloni del Grand Hotel, come quella per il capodanno 1965 che ebbe come ospite Mina o un altro capodanno dove Giorgio Strehler recitò l’uomo dal fiore in bocca di Pirandello.

Tanti gli ospiti degli ultimi decenni: da qui sono passati – tra i tanti – Francesco Cossiga quand’era Presidente della Repubblica, la principessa di Giordania, i reali dell’Arabia Saudita e un’infinita schiera di artisti.

Poi arriva la chiusura nel 2010, dopo una complicata vicenda sull’eredità, e vari tentativi di riaprirlo almeno in parte. Ora la sentenza di fallimento e il rischio di essere messo all’asta.