Il Prefetto consegna i “brevetti” ai neo insigniti Maestri del Lavoro della Provincia di Rimini
7 Dicembre 2023 / Redazione
Il Prefetto consegna i “brevetti” ai neo insigniti Maestri del Lavoro della Provincia di Rimini
Si è tenuta oggi, presso la Sala delle Bandiere della Prefettura di Rimini, la cerimonia di consegna dei ”brevetti” ai neo insigniti delle Stelle al Merito del Lavoro concesse dal Presidente della Repubblica ai lavoratori che, per oltre venticinque anni, si sono particolarmente distinti per singolari meriti professionali. Tra i nuovi Maestri del Lavoro sono sette quelli della provincia di Rimini.
Il Prefetto, alternativamente affiancato da Amministratori dei Comuni di residenza degli insigniti (il Sindaco di Bellaria Igea Marina, il Vice Sindaco di Rimini e il Vice Sindaco di Verucchio) e alla presenza anche del Console Provinciale della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro Flavio Paci e del Cavaliere del Lavoro Maurizio Focchi, ha quindi proceduto alla consegna dei brevetti a:
Insignito/a Azienda
- Ivano FABBRI Aetna Group
- Massimo BERTOZZI Aetna Group
- Manuele RINALDI Aetna Group
- Giorgio MASINI Pazzini Stampatore Editore
- Desiderio GAETA Focchi S.p.a.
- Daniele ROSSI Focchi S.p.a.
Non ha potuto ritirare il brevetto, per sopraggiunto impedimento:
- Pier Giorgio PERUZZI Datalogic
Alla cerimonia hanno presenziato anche le Aziende da cui provengono i neo Maestri del Lavoro, attraverso un loro rappresentante.
Durante la cerimonia è intervenuta il prfetto Rosa Maria Padovano
“Esattamente cento anni or sono e precisamente con regio decreto del 30 dicembre venne istituita la “decorazione della Stella al Merito del Lavoro” e sempre nel dicembre, ma ormai eravamo passati all’Italia repubblicana del dopo guerra, ossia al 1952, venne istituita l’Onorificenza Magistrale con il Titolo di “Maestro del Lavoro”.
Quarant’anni dopo, con l’allora Presidente del Consiglio Andreotti, la materia venne novellata con legge dello Stato e furono precisamente fissati requisiti e presupposti per la concessione della Stella al Merito che, ricordiamolo, soprattutto a beneficio dei familiari qui convenuti, viene conferita con Decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e per quelle riservate ai lavoratori all’estero, di concerto con il Ministro degli Affari Esteri.
Voi siete, dunque, i Maestri del Lavoro del primo secolo di vita della Stella al Merito ed è il motivo per il quale quest’anno, ricevete il Brevetto in questa Sede, in via davvero eccezionale, nel mese di dicembre e non in maggio.
La legge prevede che per il conferimento della Stella al Merito il candidato sia titolare di almeno uno dei quattro requisiti espressamente previsti all’art.1 della legge del 1992, ma ciascuno di voi qui presente – come vedremo dalla lettura di sintetici cenni riguardanti l’attività lavorativa – ne possiede almeno due.
Anche per tali profili ho particolarmente apprezzato l’attenzione portata a questo Ufficio dal vostro Console provinciale Flavio Paci che ringrazio e che ha contribuito in misura davvero notevole all’attuazione di questo momento di incontro, fornendoci – tra l’altro – anche il necessario materiale biografico.
Se siete qui è perché voi avete creato, attraverso il lavoro, esperienze e realizzazioni che sono state giudicate valide e degne di menzione permanente.
L’attività, l’impegno, la professionalità, lo spirito di abnegazione, la testimonianza, la fedeltà e mille altre qualità hanno fatto crescere voi nell’azienda e l’azienda con voi.
Avete creduto nel lavoro anche come realizzazione della vostra personalità e credo che ben si attagli a questa circostanza e alle vostre persone un passaggio di un racconto autobiografico che Steve Jobs pronunciò dopo essere stato licenziato dalla Apple, società che – come è noto – egli aveva fondato con un altro socio.
<<Sono convinto che l’unica cosa che mi ha trattenuto dal mollare tutto sia stato l’amore per quello che ho fatto. Bisogna trovare quel che amiamo. E questo vale sia per il nostro lavoro che per i nostri affetti. Il nostro lavoro riempirà una buona parte della nostra vita, e l’unico modo per essere realmente soddisfatti è di fare quello che riteniamo essere un buon lavoro. E l’unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che facciamo. Chi ancora non l’ha trovato, deve continuare a cercare. Non accontentarsi. Con tutto il cuore, sono sicuro che capirete quando lo troverete. E, come in tutte le grandi storie d’amore, diventerà sempre migliore mano a mano che gli anni passano. Perciò, bisogna continuare a cercare sino a che non lo si è trovato. Senza accontentarsi.>>
Voi non vi siete accontentati e le vostre storie parlano per voi.
Oggi siete riconosciuti come Maestri del Lavoro e siete di esempio per le giovani generazioni.
Anche per questo, seppur disponendo di uno spazio non grande, abbiamo desiderato che in questa Sede fossero presenti i titolari o, comunque, i rappresentanti delle aziende alle quali avete dedicato il vostro impegno, il vostro tempo e, magari, anche i vostri sogni.
Quelle stesse aziende che vi hanno visto crescere anche nel profilo professionale rivestito e nelle quali altri hanno assunto la vostra collocazione iniziale.
Anche per loro il lavoro ha una sua dignità e una sua dimensione, dando vita ad una attività certamente importante per le sorti dell’azienda.
Aziende, quelle qui convenute, che rivestono grande importanza per il territorio ed esprimono una porzione di eccellenza di questa provincia, tanto che da una di esse abbiamo avuto il privilegio dell’attribuzione da parte del Presidente della Repubblica, del cavalierato del Lavoro al dott. Maurizio Focchi che oggi non ha mancato di essere con noi.
A voi il grazie di chi è qui convenuto, ma anche la gratitudine della comunità perché il lavoro di ciascuno è prezioso per tutti e, se fatto con perizia e passione, come è nel vostro caso, lo è ancora di più.”