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Franca Foronchi: “Collaborazione, relazione, abbracci e sorrisi: ecco le parole chiave che vi auguriamo accompagnino ogni vostra esperienza”


Il saluto della Sindaca ai 1900 studenti di Cattolica


16 Settembre 2024 / Redazione

Il suono della prima campanella ha dato il via questa mattina al nuovo anno scolastico per gli oltre 1900 alunni, alunne, studenti e studentesse tra i 6 e 18 anni di Cattolica tornati sui banchi dei vari istituti della città e nelle diverse scuole superiori nei Comuni limitrofi. 

A inaugurare il nuovo anno la Sindaca Franca Foronchi e l’Assessore alle politiche educative Federico Vaccarini che hanno cominciato dal plesso Filippini il giro di visite tra i vari istituti della Regina. 

Come benvenuto e augurio per un buon anno scolastico, Sindaca e Assessore hanno scritto una lettera ad alunni e alunne e fatta recapitare in ogni istituto della città.

Oggi, più che mai, in un mondo sempre più interconnesso in cui siamo e siete travolti da un’infinità di informazioni, la scuola può insegnarvi a esercitare senso critico, ad aprire la mente e può fornirvi gli strumenti per rendervi autonomi e liberi – il pensiero della Sindaca Foronchi e dell’Assessore Vaccarini –. E proprio per vivere a pieno questo nuovo anno scolastico, questo nuovo anno di vita, vorremmo che teneste sempre vive nel vostro cuore e nella vostra mente quattro parole chiave, come fossero la bussola del vostro, ma anche del nostro, agire, ogni giorno: collaborazione, relazione, abbracci e sorrisi. La prima, collaborazione, per ricordarvi sempre che siete parte di una comunità in cui dovete e potete condividere i vostri pensieri e le vostre esperienze, volgere lo sguardo e porgere la mano ai vostri compagni e alle vostre compagne di classe, di scuola, per aiutare chi sta vivendo un momento di difficoltà e che potete sempre contare e fare affidamento sui vostri insegnanti. La seconda è relazione: non comunicate solo tramite uno schermo, ma guardatevi negli occhi, sedetevi uno accanto all’altro, ascoltatevi e parlate. Non solo tra voi giovani, ma raccontate e condividete anche con i vostri genitori, insegnanti e altri adulti di riferimento. La terza parola è la più bella declinazione della relazione: abbracciatevi, per incoraggiarvi, per non avere paura, per far sentire all’altro che gli siete vicini. E infine, la quarta: il sorriso. Vestite le vostre parole di sorrisi, accompagnate i vostri gesti di sorrisi, portate il sorriso in classe e sappiate ritrovarlo e donarvelo anche nei momenti di difficoltà che sono parte della vita. Grazie al dirigente scolastico, agli insegnanti, agli educatori e al personale ausiliario, per il grande lavoro che anche quest’anno svolgeranno e per la passione, dedizione, ascolto e dialogo che saranno capaci di creare con voi. Auguriamo a tutti e tutte, di cuore, di vivere mesi ricchi di grandi esperienze e incontri. Che l’anno abbia inizio con un forte “evviva la scuola”.