Il sindaco di Bologna Lepore nomina assessora la riminese Giulia Sarti (M5S)
2 Dicembre 2023 / Redazione
“Siamo soddisfatti per la nomina di Giulia Sarti, riminese, per un ruolo molto importante nella giunta di Bologna, all’interno della quale avrà le deleghe a legalità e affari istituzionali. Questo incarico, frutto di un lungo confronto che in questi mesi abbiamo avuto con il sindaco Lepore, ha sanato una inaccettabile ferita democratica creatasi dopo che il MoVimento 5 Stelle, che aveva avuto un ruolo fondamentale nella vittoria della coalizione progressista alle amministrative dell’ottobre 2021 era stato di fatto estromesso dal progetto per effetto del cambio di casacca di due esponenti politici. La situazione creatasi era irrispettosa della scelta democratica dei quasi 5000 bolognesi che avevano scelto il M5S”. Così Così in una nota i coordinatori regionali del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti e Gabriele Lanzi.
Che proseguono: “Questa nomina indica come il sindaco Lepore ritenga la nostra forza politica centrale nel progetto amministrativo per Bologna; lo ringraziamo per il positivo confronto. Riteniamo che Giulia Sarti potrà rappresentare una preziosa risorsa per la città per le competenze maturate sul tema della legalità e la lotta alle infiltrazioni criminali e anche per la conoscenza e il forte legame con le Due Torri”.
“È altresì un passo significativo nella costruzione di un percorso comune con le forze progressiste per presentare progetti a livello locale su tutto il territorio della nostra regione guardando ad un nuovo futuro per le nostre città che sia inclusivo, solidale, attento all’ambiente e alla sostenibilità e che porti competitività e innovazione per le nostre imprese”, concludono Croatti e Lanzi.
Ma non tutti brindano all’operazione. La nomina di Giulia Sarti provocando frizioni con i possibili alleati. Azione, attraverso il segretario provinciale ed ex deputato Serse Soverini, spara alzo zero sulla la scelta del sindaco.
“La città metropolitana di Bologna, che il Sindaco Lepore definisce la più progressista d’Italia – dice Soverini – si affida alla pentastellata Giulia Sarti con deleghe inerenti la legalità e le mafie. Finalmente ci si occupa di un tema importantissimo in un territorio fortemente minacciato da infiltrazione mafiose che ha celebrato il secondo maxi processo ‘Aemilia’, affidando una pomposa e inutile delega a una personalità contrassegnata da falsi bonifici al partito, condannata per diffamazione a un giornalista, che ha proposto una delle più strampalate e assurde riforme delle pensioni basata su errori aritmetici. Più che la città più progressista d’Italia, Bologna è diventato un circo politico di tristi dilettanti allo sbaraglio”.
Ma anche nello stesso Pd emergono malumori nei confronti del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, per le nuove nomine per Giunta e staff decise in Comune e Città metropolitana. Ad aprire la breccia è il consigliere regionale dem Giuseppe Paruolo, che sui social deposita una frase sibillina. “L’interpretazione ‘creativa’ di norme e regole ad ogni livello continua a crescere”, scrive su Facebook.
Interpellato dalla ‘Dire’, Paruolo poi spiega: “Giustamente pretendiamo dai nostri avversari politici che non cerchino di aggirare le regole, piegandole alle proprie esigenze, come ha fatto il ministro Lollobrigida facendo fermare il treno. Ma lo stesso rigore dovremmo applicarlo anche a noi stessi”. Il consigliere regionale dem conferma che il riferimento è al sindaco di Bologna.
“Effettivamente l’ultima decisione sulle nuove nomine mette un po’ a disagio- ammette Paruolo- la legge fissa un limite al numero di assessori e andrebbe rispettata in modo sostanziale, non solo in maniera formale. Se si tratta di nomine di staff, vanno presentate come staff e non come assessori. Perché sono ruoli profondamente diversi. Non ne faccio una questione di regolamento, ma di opportunità sostanziale”. Per Paruolo non è neanche una questione politica, legata all’ingresso nella squadra di Lepore della 5 stelle Giulia Sarti. “Fa parte delle sue prerogative- sottolinea- ma avrebbe dovuto nominarla in Giunta”. Secondo il consigliere dem, dunque, “di questo dovremmo cominciare a parlare anche all’interno del partito, perché magari si fa finta che vadano bene certi comportamenti e poi si rumoreggia di nascosto, oppure si denunciano solo quelli dei nostri avversari. Ai cittadini la politica deve saper dimostrare di non essere solo capace di criticare gli altri, ma anche di guardare al proprio interno”. E poi punge: “In passato le nostre amministrazioni riuscivano a stare anche al di sotto del limite del numero di assessori. Si vede che sono cambiati i tempi”.
Plaude invece alla nomina il deputato Pd Andrea De Maria: Giulia Sarti a Bologna “farà un ottimo lavoro”. Una scelta che può aprire le porte a una coalizione ampia di centrosinistra alle prossime amministrative. “Auguri di buon lavoro a Giulia Sarti– commenta De Maria- so che metterà le sue competenze e la sua intelligenza politica al servizio di Bologna. E so che farà un ottimo lavoro”.
Per De Maria infatti è “importante che i 5 Stelle siano così coinvolti nella vita amministrativa del Comune e della Città metropolitana di Bologna. Una scelta che auspico sostenga anche la messa in campo nei Comuni che votano nel 2024 di alleanze larghe, che uniscano il centrosinistra e aperte al civismo”, afferma il deputato Pd.