HomePoliticaIl sindaco di Rimini: “Fine vita, non condivido PD di Verona”

Jamil Sadegholvaad: "La vicenda emana all’esterno un odore rancido, Schlein chiarisca”


Il sindaco di Rimini: “Fine vita, non condivido PD di Verona”


26 Gennaio 2024 / Redazione

“Confesso di non condividere per nulla la decisione del Pd di Verona di punire la consigliera regionale Anna Maria Bigon per la sua astensione sul voto della legge veneta del fine vita”.

È quanto dice all’ANSA il sindaco dem di Rimini Jamil Sadegholvaad, che non intende entrare “nel merito e nelle dinamiche locali”. “Il caso veneto non riguarda solo il tema dei cattolici, comunque non secondario, ma un metodo – precisa il primo cittadino – che ha molto a che fare con l’identità che di qui in avanti vogliamo darci”.

La vicenda “emana all’esterno un odore rancido”, rileva il dem, che argomenta: “Il Pd nasce come uno spazio comune in cui le idee e le sensibilità anche molto diverse si confrontano, si rispettano, e non si schiacciano”. “Non siamo mai stati dei mozzaorecchi, al di là della dialettica anche caldissima verso tutto, segretari nazionali compresi”. Sadegholvaad respinge “sui temi di coscienza il ritorno al centralismo democratico” e ritiene “incomprensibili le parole del segretario provinciale del Pd di Verona che con parole melodrammatiche assume su di sé il peso di una scelta che non doveva essere solo la sua”.

L’esponente riminese del Pd auspica che la segretaria Elly Schlein “possa dire parole chiare su questa vicenda che non può essere derubricata a fatto locale”.