Il turismo nel Dna, la storia del manager cattolichino Emanuele Salvatori
Dal successo all’Acquario di Cattolica, Magicland di Roma ed Aquaworld di Milano passando per le maggiori strutture termali italiane
29 Agosto 2024 / Redazione
“In Romagna il Turismo è una cosa seria ed è per questo che ho cercato di portare un po’ di ‘romagnolità’ anche fuori – esordisce Salvatori -.Sono cattolichino e romagnolo doc, a Cattolica ho amici, i miei genitori e ci torno sempre volentieri con la mia famiglia”.
Con una laurea in Lingue e Letterature Straniere conseguita ad Urbino, il giovane Emanuele Salvatori non era ancora sicuro di cosa voler fare “da grande”. Poi nel 2004, ha iniziato uno stage nell’ufficio prenotazione gruppi dell’Acquario di Cattolica quasi per gioco e da quel momento le cose sono diventate più chiare.
“All’interno di questa realtà vivo diverse esperienze fino a gestire direttamente l’Acquario nel 2007, come socio della cooperativa ‘Parco Le Navi’ – spiega Salvatori -. Con il passare degli anni mi sono dato da fare e ho provato a crescere in campo manageriale. Nel 2019, mi trovo a seguire la parte commerciale di ben 4 strutture, annoverate tra parchi più grandi della riviera adriatica”.
E qui arriva il primo sliding door per il manager cattolichino: “Sempre nel 2019 arriva la chiamata da Roma come responsabile commerciale e del Tour operator di uno dei parchi più grandi in Italia. Lascio Costa con un bagaglio importante e contando, nel mio portafoglio, oltre 400 strutture alberghiere su tutta la Riviera. Dunque, prendo armi e bagagli e mi trasferisco nella capitale dove, per 3 anni, mi occupo dello sviluppo commerciale di due dei parchi più grandi della Penisola: Magicland di Roma e Aquaworld di Milano. È stato difficile lasciare la famiglia, gli amici e colleghi, soprattutto perché non avevo mai lasciato né personalmente né lavorativamente la Riviera, quindi era tutto nuovo per me. Nonostante la pandemia in cui ci sono state tante nuove sfide da affrontare, l’esperienza romana è stata positiva con risultati assolutamente sempre sopra i piani aziendali”.
Nel 2022 arriva il secondo sliding door: “Cambio in parte settore e sono chiamato a gestire alcuni dei centri termali più conosciuti in Italia: Terme di Saturnia e Terme di Chianciano, sotto la holding Terme Italia. Poi, ad inizio 2024, sono approdato allo storico complesso Terme di Riolo, in provincia di Ravenna, per conto della Holding ‘Padusa S.P.A.’, società attiva nell’immobiliare ed in vari campi imprenditoriali. I primi mesi sono stati di assoluto rilancio, i piani per il futuro sono importanti con una gestione seria, sana e con principi etici nei quali mi rispecchio. Ecco perché ho creduto in questo nuovo progetto – continua Salvatori -. I primi 6 mesi dell’anno hanno globalmente fatto registrare un incremento di oltre il 30% rispetto al 2023 (complice anche l’evento alluvionale e la chiusura a maggio per qualche giorno). Il Termale sta andando nella direzione giusta, ma stiamo ricevendo ulteriori ed enormi sorprese dalla parte Benessere, la quale sta avendo un successo ancora maggiore in attesa del periodo autunno/inverno, che per le Terme significano alta stagione”.
TURISMO NEI PARCHI DIVERTIMENTO
“Oggi l’ospite è molto più attento ed è alla ricerca di esperienze ed emozioni da condividere con tutta la famiglia. Il tempo è sempre meno, così come le risorse e dunque nessuno vuole avere rimpianti anzi vuole godersi al massimo quei momenti così rari e preziosi. La Riviera lavora principalmente con turisti fedelissimi e tutti si conoscono bene. Sulla capitale cambia tantissimo, perché i clienti di riferimento sono i pendolari e i gruppi organizzati. La Campania rappresenta un bacino d’utenza primario”.
TURISMO TERMALE
“Il Sanitario di Riolo, ad esempio, è di primissimo livello e dunque stiamo consolidando questo ma stiamo sviluppando l’offerta Benessere. Anche sul termale il pubblico sta cambiando tanto e molto velocemente. Il mio obiettivo è quello di rimanere sempre aggiornato sulle nuove tendenze e magari provare ad anticiparle. Il territorio Emilia Romagna conta tanti centri termali ed è rappresentato da un forte associazionismo. Riccione e Rimini sono realtà importanti ed il turismo termale può rappresentare quella destagionalizzazione di cui si parla da anni. Comunque, il Termalismo tocca tanti aspetti: Benessere, Wellness, Sanitario, Curativo e Preventivo che si possono sviluppare durante l’intero anno ed è per questo che si dovrebbe puntare a valorizzare ancora di più questi luoghi. – conclude il manager – .Il Turismo, anche in Romagna, non può e non deve continuare a essere solo spiaggia, sole e mare”.