Imprese giovanili, mentre calano in Italia a Rimini è boom
20 Febbraio 2023 / Redazione
A fine anno 2022, crescita delle imprese giovanili attive nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, superiore all’incremento regionale e diversamente dal calo nazionale, secondo quanto rilevato dai dati Infocamere-Movimprese. Anche per la provincia di Rimini si conferma l’aumento di tale tipologia di impresa, iniziata nel 2021; anno, quest’ultimo, che ha avuto il merito di interrompere un decennio contraddistinto da continue diminuzioni tendenziali. Resta, però, ancora basso, a livello provinciale, il peso delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive.
Le imprese giovanili nella Romagna – Forlì-Cesena e Rimini
Al 31 dicembre 2022 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 4.968 imprese giovanili attive, che costituiscono il 6,9% del totale delle imprese attive (7,4% in Emilia-Romagna e 9,0% in Italia).
Nel confronto con il 31 dicembre 2021 si riscontra un aumento delle imprese giovanili del 2,0%, superiore a quello regionale (+0,9%) e diversamente dalla diminuzione nazionale (-2,4%). Tale variazione risente, anche se in forma minima, dell’ingresso dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio (ex provincia di Pesaro) nella provincia riminese; la crescita al netto di tale componente esogena sarebbe pari a +1,6%. Continua, pertanto, la crescita di tale tipologia di impresa, iniziata nel 2021, dopo un decennio caratterizzato da continue diminuzioni annue.
I principali settori economici risultano, nell’ordine: commercio (27,1% delle imprese giovanili), costruzioni (17,6%), alloggio e ristorazione (12,1%), agricoltura (6,7%), altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (6,6%), industria manifatturiera (5,7%), attività professionali, scientifiche e tecniche (5,4%) e noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (4,7%). In termini di variazione annua si registra un aumento in quattro dei principali settori: +7,6% nelle costruzioni, +7,1% nelle altre attività di servizi, +15,1% nelle attività professionali, scientifiche e tecniche e +11,0% nel settore noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese. In calo, invece, il commercio, del 1,0%, alloggio e ristorazione, del 6,5%, l’agricoltura, del 2,4%, e il manifatturiero, del 1,1%.
Le imprese giovanili con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono ai seguenti settori: noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (10,4%), attività finanziarie e assicurative (10,1%), altre attività di servizi (10,0%), attività professionali, scientifiche e tecniche (9,7%), servizi di informazione e comunicazione (8,9%), commercio (8,2%), alloggio e ristorazione (8,1%) e costruzioni (7,8%).
Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese giovanili sono imprese individuali (75,8% del totale), alle quali seguono, con una certa distanza, le società di capitale (15,6%) e le società di persone (7,8%). Nel confronto con l’anno precedente crescono le imprese individuali (+3,3%) e, lievemente, le società di capitale (+0,5%), mentre calano le società di persone (-6,7%).
Le Imprese giovanili: focus provinciale Rimini
Al 31 dicembre 2022 in provincia di Rimini si contano 2.550 imprese giovanili attive, che costituiscono il 7,3% del totale delle imprese attive (7,4% in Emilia-Romagna e 9,0% in Italia).
Nel confronto con il 31 dicembre 2021 si riscontra un aumento delle imprese giovanili del 2,1%, superiore a quello regionale (+0,9%) e diversamente dalla diminuzione nazionale (-2,4%). Tale variazione risente, parzialmente, dell’ingresso dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio (ex provincia di Pesaro) nella provincia riminese; la crescita al netto di tale componente esogena sarebbe pari a +1,4%. Continua, pertanto, la crescita di tale tipologia di impresa, iniziata nel 2021, dopo un decennio caratterizzato da continue diminuzioni annue.
Rimane molto basso, tuttavia, il peso delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive provinciali; in tal senso, infatti, Rimini occupa il 6° posto in regione (dopo Reggio Emilia, Ferrara, Modena, Piacenza e Parma) e solo il 96° a livello nazionale (su 105 province di analisi).
I principali settori economici sono il commercio (27,0% delle imprese giovanili), le costruzioni (17,9%), l’alloggio e ristorazione (14,0%), le altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone, 6,7%), l’industria manifatturiera (5,4%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (5,2%), noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (4,7%) e l’agricoltura (4,3%). Rispetto al 31/12/2021 si registra un aumento nella maggior parte dei principali settori: +4,3% nelle costruzioni, +9,6% nelle altre attività di servizi, +0,7% nel manifatturiero, +19,8% nelle attività professionali, scientifiche e tecniche e +4,3% nel settore noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese; in flessione, invece, il commercio, del 1,7%, e alloggio e ristorazione, del 4,8%, mentre rimane stabile l’agricoltura.
I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive risultano, nell’ordine: attività finanziarie e assicurative (11,4%), altre attività di servizi (11,3%), noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (10,0%), attività professionali, scientifiche e tecniche (9,6%), servizi di informazione e comunicazione (9,1%), costruzioni (8,6%), commercio (8,0%) e alloggio e ristorazione (7,5%).
Riguardo alla natura giuridica delle imprese giovanili, prevalgono nettamente le imprese individuali (73,7% del totale), seguite, a distanza, dalle società di capitale (16,9%) e società di persone (8,7%) In termini di variazione annua si registra l’incremento delle imprese individuali (+2,2%), delle società di capitale (+2,4%) e, in forma lieve, delle società di persone (+0,5%).
In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come la maggioranza delle imprese giovanili provinciali si trova nel comune di Rimini (46,1%), classificato come “Grande centro urbano”; buona anche la presenza nei comuni di Riccione (10,9%), Bellaria-Igea Marina (6,7%), Santarcangelo di Romagna (6,0%) e Coriano (2,7%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 26,3%), e di Cattolica (5,8%), Misano Adriatico (3,6%) e San Giovanni in Marignano (2,1%) (”area del Basso Conca”, totale 11,5%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Morciano di Romagna (1,9%), Montescudo-Monte Colombo (1,6%) e San Clemente (1,5%) (Valconca), Verucchio (2,5%) e Novafeltria (1,7%) (Valmarecchia).
Infine, i comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive sono Gemmano (11,1%), Pennabilli (9,0%), Montescudo-Monte Colombo (8,7%), Saludecio (8,6%), Mondaino (8,5%), Verucchio (8,4%), Montefiore Conca (7,9%), San Clemente (7,9%), Casteldelci (7,9%), Rimini (7,7%), Bellaria-Igea Marina (7,4%) e Santarcangelo di Romagna (7,3%).
Fonte: Infocamere Movimprese-StockView
Elaborazioni: Osservatorio economico della Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini a cura dell’Ufficio Informazione economica
Il comunicato è disponibile nel sito della Camera di commercio della Romagna, sezione Informazione Economica
Il fascicolo completo è disponibile nel sito della Camera della Romagna, nella sezione Informazione Economica dedicata a: Movimprese – Imprese giovanili
Rapporto economia: https://www.romagna.camcom.it/informazione-economico-statistica/rapporto-sulleconomia/index.htm?ID_D=268