In una settimana due bovini sbranati dai lupi nelle valli del Marecchia e dell’Uso
3 Ottobre 2024 / Redazione
Due attacchi di lupi in nel giro di una settimana in allevamenti a poca distanza fra loro, in Valmarecchia e nella Valle dell’Uso, che ha portato alla morte di altrettanti animali di grossa taglia.
L’ultimo a essere sbranato un capo di quasi 5 quintali dell’azienda agricola di Sergio Frulli, a monte Fotogno presso Ponte Santa Maria Maddalena, nel comune di San Leo. Nella notte, uno dei suoi bovini è stato trovato morto e mezzo divorato vicino a un fosso. “La mandria era agitata, e mio figlio ha sentito le mucche urlare. Il nostro cane abbaiava senza sosta. Quando siamo andati a controllare, abbiamo trovato uno dei nostri animali sbranato. Si vedeva chiaramente che erano stati i lupi”, racconta Frulli, che gestisce un allevamento con 250 bovini. “Siamo abituati agli attacchi dei lupi, ma mai così feroce: l’animale pesava quasi 5 quintali, e il suo corpo era completamente scarnificato”.
Questa aggressione è avvenuta una settimana di distanza da un altro episodio simile nella zona di Montetiffi, nella valle dell’Uso, dove un branco di lupi ha sbranato un toro da monta di 6 quintali. Il toro apparteneva all’azienda agricola Luigi Piscaglia, che ha subito già gravi perdite negli ultimi anni. “Due anni fa abbiamo perso alcune pecore a causa dei lupi, e l’anno scorso il raccolto a causa di frane”, raccontano Marina e Luigi Piscaglia. “Avevamo acquistato questo toro a Perugia tre mesi fa, per 2.700 euro, con tanto di pedigree certificato. Doveva far crescere il nostro allevamento, ma lo abbiamo trovato sbranato. In 70 anni di attività, non avevamo mai visto nulla di simile”.
Gli attacchi di lupi nella zona, forse addirittura compiuti dallo stesso branco, sembrano essere sempre più frequenti e violenti, mettendo in ginocchio le aziende agricole locali. Gli allevatori sono preoccupati per la sicurezza dei loro animali e per il futuro stesso delle loro attività.