“All’indomani della perdita del presidente Lorenzo Cagnoni, accanto all’uomo serve ricordare ancora una volta tutto quanto di importante ha fatto per tutto il nostro territorio attraverso la fiera e il palacongressi – dice Gianni Indino, presidente di Confcommercio della provincia di Rimini – concretizzando l’auspicata destagionalizzazione turistica e proiettando il territorio verso nuovi orizzonti. Ora si inizia a parlare di successione. Non so a chi verrà affidato questo ruolo, sicuramente non facile almeno per i primi tempi. Come presidente di un’associazione di categoria sempre vicina alle iniziative di IEG, mi sento di fare alcune riflessioni, partendo da uno scenario ipotizzato a suo tempo dal presidente Cagnoni, che oggi sembra un testamento politico-economico pubblico rivolto a chi dovrà portare avanti le sue visioni e le sue azioni”.
E Indino prosegue così: “Dall’ultima analisi della ricchezza dei comuni balneari elaborata dal G20 Spiagge, la costa riminese arriva ad un valore aggiunto di 4,1 miliardi di euro e Rimini risulta la prima destinazione balneare d’Italia, con circa 1,44 miliardi di euro di ricchezza, che corrisponde all’1,64% della ricchezza turistica di tutta Italia. Numeri che ci indicano la direzione in cui continuare a muoverci. Tra le tante e variegate partite di sviluppo aperte di IEG, per quanto riguarda la città di Rimini uno dei punti fermi dell’operato del presidente Cagnoni è stata la continua richiesta di nuove infrastrutture, tra le quali la più ricorrente è stata una nuova uscita autostradale “Rimini Fiera”. Un’opera importantissima, strategica, della quale non possiamo fare a meno. Conosco già anche le obiezioni, ovvero che potrebbe servire durante le fiere, ma che rimarrebbe una cattedrale nel deserto negli altri periodi. Obiezioni che confuto ricordando che Rimini non è al centro degli arrivi solo in occasione delle grandi fiere, ma anche per i numerosissimi congressi, gli eventi, la cultura, la stagione balneare. I nostri caselli autostradali sono al collasso in molti momenti dell’anno e questa opera darebbe respiro anche a tutto il traffico cittadino, che ora vive una situazione difficile dovuta ai cantieri sulla Statale che procedono creando disagi. Ma questo, si sapeva, è prezzo da pagare per poter avere infrastrutture viarie adeguate ai tempi”.
E ancora: “Il secondo asset strategico al quale il presidente Cagnoni teneva molto era l’aeroporto. Il suo successore dovrà tenere presente quanto sia di vitale importanza la crescita del nostro aeroporto, non solo per la stagione turistica balneare, ma tutto l’anno e per l’intero territorio. Negli intensi periodi di fiere e congressi se ne sente un bisogno enorme e serve lavorare in sinergia con Provincia, Regione e Stato per implementare i servizi e far fronte alle esigenze dell’aeroporto Fellini. Collegamenti costanti con gli hub europei consentirebbero di fare approdare con semplicità non solo i vacanzieri, ma player e buyer internazionali, facendoli atterrare su una pista a 800 metri dal mare. Auspichiamo un ingresso nella compagine sociale dell’aeroporto da parte di IEG, in modo da aumentare il valore e l’immagine del brand Aeroporto internazionale di Rimini e San Marino ‘Federico Fellini'”.
“Come Confcommercio abbiamo sempre condiviso i pensieri del presidente Cagnoni e del management di IEG. Ora il mio invito a chi succederà al presidente è di fare tesoro delle idee e dei pensieri, delle suggestioni, delle efficaci azioni che ha saputo lasciare, dando continuità al suo lavoro. Questa è la strada che ci ha indicato e che secondo me bisogna continuare a percorrere. Confcommercio sarà sempre al suo fianco”, conclude Gianni Indino.