Home___primopianoINPS pretendeva indietro 70mila euro, invalido di Rimini vince la sua battaglia

Secondo l'istituto un giovane disabile al 100% non avrebbe avuto diritto alla pensione


INPS pretendeva indietro 70mila euro, invalido di Rimini vince la sua battaglia


1 Maggio 2024 / Redazione

Un giovane riminese invalido al 100% ha vinto la sua battaglia legale contro l’INPS, confermando di non dover restituire circa 70mila euro che gli erano stati richiesti dall’istituto previdenziale. La controversia è nata quando l’INPS ha contestato al giovane di aver indebitamente percepito la pensione di invalidità per un periodo di circa vent’anni trascorsi all’estero con i genitori per motivi di lavoro.

L’INPS aveva emesso un’ordinanza per richiedere la restituzione dei fondi, ma nel 2023 il giudice del lavoro di Rimini, Lucio Ardigò, aveva già dato ragione al giovane e alla sua famiglia, assistiti dall’avvocato Maria Luisa Trippitelli. Il giudice ha evidenziato che nel caso in esame non c’era nessuna ipotesi di dolo da parte del percettore della pensione.

L’INPS ha impugnato questa decisione, ma recentemente la Sezione Lavoro della Corte d’Appello di Bologna ha confermato il verdetto del giudice riminese, respingendo il ricorso dell’istituto e condannando l’INPS al pagamento delle spese legali.

Secondo la legge, per ricevere la pensione di invalidità civile è necessario risiedere in Italia. Tuttavia, l’avvocato Trippitelli ha dimostrato che la madre del giovane, in qualità di amministratrice di sostegno, aveva comunicato il trasferimento all’estero a tutte le autorità competenti, compresa l’iscrizione all’AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all’estero). Nonostante ciò, la pensione di invalidità non era stata revocata, e i legali della famiglia hanno sostenuto che l’INPS avrebbe potuto richiedere la restituzione delle somme solo in presenza di dolo, il che non è stato accertato.