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Per la fine dell'anno invece il tempo dovrebbe migliorare


Irruzione artica in Romagna, verso Natale con neve sempre più in basso


20 Dicembre 2024 / Roberto Nanni

La veloce quanto intensa perturbazione, che già in queste ore sta interessando la nostra regione, è stata ufficialmente denominata Tempesta Dionisio dal servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare italiana, in virtù delle sue particolari caratteristiche e dei fenomeni idro-meteorologici cagionati sul territorio nazionale. Ma il compito di questo vortice ciclonico non è solo quello di portare brutto tempo venerdì. ma sarà quello di rimescolare un po’ le carte dell’atmosfera nei giorni a seguire. Perché sebbene sabato la depressione avrà intrapreso già la direzione per la Grecia, alle sue spalle, complice un flusso atlantico più dinamico, si aprirà la strada per una nuova perturbazione. Nel mirino avrà sopratutto le regioni centro-meridionali, per cui la maggior parte della Pianura Padana potrebbe venir saltata: con pochi effetti perlopiù concentrati tra domenica notte e le prime ore di lunedì sulla Bassa Romagna.

Questo sesto sistema perturbato del mese, lunedì 23, scivolerà verso il Centro-Sud attivando una nuova ventilazione sostenuta, con piogge e nevicate che nel breve lasso di tempo potrebbero imbiancare le località dell’entroterra del cesenate e del riminese fino a quote di 500-600 metri. In questo contesto, e secondo le attuali proiezioni a disposizione, si profilerebbero delle festività natalizie in compagnia di correnti ben più fredde e condizioni meteo localmente instabili per alcune zone della regione. Con l’inizio della nuova settimana, di fatto, si intensificherebbe l’irruzione di una massa d’aria artico marittima dalla Groenlandia verso il Mediterraneo, causando un ulteriore calo delle temperature su tutto il nostro Paese.

Esposte agli effetti dell’instabilità sarebbero principalmente le regioni adriatiche che, nelle giornate della Vigilia, di Natale e anche Santo Stefano, andrebbero incontro alla possibilità di vedere qualche fiocco di neve cadere fino a quote molto basse o comunque di fondovalle. Meno coinvolte le regioni settentrionali, protette dall’espansione dell’anticiclone, dove le stesse, in generale escluse dal maltempo, dovranno fare comunque i conti con un clima pienamente invernale e molto ventilato.

Lo scenario che al momento sembrerebbe essere come il più probabile in Emilia-Romagna, mostrerebbe un tempo spiccatamente variabile su Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini con la possibilità di precipitazioni il 25 e il 26 nel riminese anche accompagnate da qualche veloce rovescio: con queste ipotesi non si esclude che brevi episodi di pioggia mista a neve o graupel possano raggiungere temporaneamente le aree di pianura e costa. Più asciutto e soleggiato risulterebbe il resto del territorio, anche se, giovedì 26, rimarrebbe l’incognita di una nuvolosità più diffusa. Sarebbe inoltre da preventivare una ventilazione tesa settentrionale e delle temperature anche al di sotto della norma di 3/4 gradi. I giorni che ci condurranno poi verso la fine dell’anno mostrerebbero la predisposizione ad un aumento della pressione atmosferica su gran parte d’Europa con temperature in rialzo. Tuttavia su questa tendenza rimangono ancora molti margini di incertezza, per cui sarà importante seguire i prossimi aggiornamenti.

Roberto Nanni

• Tecnico Meteorologo AMPRO Meteo Professionisti Certificato dal World Meteorological Organization DTC-TMT-004-19

• Divulgatore scientifico

• Consulente ambientale

https://meteoroby.com/

(in apertura: Rifugio la Capanna, Campigna (Forlì-Cesen) foto di Igor Maltoni)


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